Tutto e il contrario di tutto: a sentire le due campane della politica, quella di governo e quella dell’opposizione, la sanità in Abruzzo ha raggiunto da una parte risultati eccellenti in fatto di spesa pro capite e livelli di assistenza, dall’altra, quella del Pd che questa mattina ha fatto una visita ispettiva al San Salvatore dell’Aquila, essa è “il più grande fallimento del governo regionale della destra di Marsilio e della Verì”. Coro al quale si aggiunge la voce dei 5 Stelle che, invece, si concentrano sulla situazione disastrosa di neuropsichiatria infantile nella provincia dell’Aquila, con le liste d’attesa definite “vergognose” dal consigliere Giorgio Fedele.
Marislio e Verì portano in dote la relazione della Corte dei Conti che evidenzia come l’Abruzzo si sia messo in linea con la media nazionale per la spesa pro capite per goni cittadino: 2185 euro contro i 2011 euro del 2019.
“La nostra Regione si pone poi al settimo posto in Italia per i risultati del bilancio della sanità – commenta l’assessora Verì – recuperando, nonostante le maggiori spese sostenute per l’emergenza Covid, solo in parte coperte da trasferimenti statali, una situazione che nel 2019 segnava un disavanzo di oltre 12 milioni di euro”. Bene, secondo la Verì, anche la mobilità passiva scesa ad 84 milioni di euro (dai 102 del 2020) e la spesa farmaceutica, scesa di circa 600mila euro.
“Il rapporto della magistratura contabile – continua l’assessora – pubblica anche i dati provvisori del monitoraggio Lea (i livelli essenziali di assistenza) per l’anno 2021, che promuovono l’Abruzzo su tutte le 3 griglie: prevenzione (77.74), assistenza territoriale (68.46), assistenza ospedaliera (69.25)”.
Sul campo, però, lo scenario sembra essere diverso, almeno da quanto affermano i 5 Stelle: ““La sanità pubblica, nella provincia dell’Aquila – spiega Fedele – oltre a essere stata pregiudicata dall’assenza di una programmazione accurata da parte del governo regionale, è fortemente gravata dalla carenza di personale. I fatti parlano chiaro e dicono che curarsi, nella provincia dell’Aquila, sta diventando sempre più complicato”.
Sull’attacco hacker alla Asl 1, poi, non ci sono scusanti e il senatore Pd, Michele Fina, chiede le dimissioni della Verì e del direttore generale Ferdinando Romano: “La gestione della sanità dell’amministrazione Marsilio è deficitaria e per di più opaca nella divulgazione delle necessarie informazioni – scrive Fina -. È gravissimo: la recente dichiarazione del presidente del Consiglio regionale Sospiri nell’ambito della vicenda dell’attacco hacker alla Asl 1 è inquietante, e conferma e aggrava la nostra denuncia sulle evidenti responsabilità politiche del disastro. L’amministrazione sapeva dei deficit di sicurezza e della vulnerabilità e non ha fatto niente per migliorare il livello di protezione”.
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