I dazi delle Aree Interne: Trump colpisce L’Aquila. Provincia italiana più esposta alle scelte USA

I dazi di Donald Trump sono missili sparanti contro le aree interne abruzzesi. Le tasse sull’export imposte dalla Casa Bianca colpiscono soprattutto la provincia dell’Aquila, la più esposta in tutta Italia alle esportazioni verso gli Stati Uniti d’America. Lo rivela lo studio condotto dal Sole 24 Ore e riportato da Will Media. Il cuore dell’Abruzzo interno è il più “connesso” con il mercato americano, contando il 67% di export da oltreoceano.

In particolar modo, a soffrire saranno i settori farmaceutici ed elettronici. La provincia aquilana, infatti, è la più esposta verso gli USA, soprattutto per le batterie industriali. A salvare, in parte, i settori è il rapporto tra export e PIL, che dovrebbe attutire l’impatto economico delle scelte del presidente statunitense. Il peso dell’export sull’economia locale è inferiore rispetto ad altre realtà della penisola. Il rapporto all’Aquila è di 21 euro di export ogni 100 di PIL. Situazione diversa rispetto a Chieti (50 euro ogni 100 di PIL) e a Teramo (22 euro ogni 100 di PIL). Il quadro complessivo dell’Abruzzo si completa con Pescara, dove l’export vale l’8% del PIL.

I dazi sono una nuova sfida per Confidustria L’Aquila-Abruzzo Interno. Diversificare sarà la parola d’ordine per le aziende che lavorano sul territorio. Nuove destinazioni e nuovi mercati per le merci, al fine di rafforzare la competitività a livello internazionale.

10 Commenti su "I dazi delle Aree Interne: Trump colpisce L’Aquila. Provincia italiana più esposta alle scelte USA"

  1. Ecco che ricominciano i piagnistei made in aquila

  2. L'Avanguardista | 22 Marzo 2025 at 21:40 | Rispondi

    Cazzate. Se tutti mettessero i dazi ognuno produrrebbe a casa propria, mentre hanno spostato tutte le nostre produzioni nei paesi asiatici dove la manodopera costa niente come Taiwan, Singapore, Corea, ecc…, chiudendo le fabbriche in Italia per creare una moltitudine di disoccupati.
    I prodotti tornano poi qui arricchendo le magnifiche ditte dei Trasporti.
    In Tecnica Urbanistica c’era una volta la Teoria di Cristaller, ma non faceva i conti con la mafia delle multinazionali dei trasporti.

    • A parte che Christaller riteneva centrale il ruolo dei trasporti, ma non citerei un modello in cui lo spazio é isomorfo e isotropico e la popolazione uniformemente distribuita.
      E anche per i quasi 100 anni di ricerca successivi.

      • L'Avanguardista | 23 Marzo 2025 at 10:46 | Rispondi

        Caspita…!!! Ha ragione ma era solo un modo per dire di come i comportamenti umani non si possono mai rappresentare con modelli matematici. I Trasporti oggi sono una vera e propria “mafia” che impone la propria volontà di profitto anche con la violenza.
        Associato alla produzione fatta da lavoratori pagati quasi zero nei paesi meno sviluppati otteniamo il resto.
        Io posso sempre imporre l’acquisto di determinati prodotti in certi paesi con la violenza.
        Posso conquistare il mercato di quesi paesi con la guerra.
        La matematica e suoi modelli urbani…? Solo una grande illusione.

        • Il discorso sarebbe lungo, ma capisco il suo punto. Certamente l’economia é una scienza sociale, e quindi non può basarsi su leggi “naturali”, ma conserverei una qualche fiducia nel metodo scientifico. Se i modelli sono falsificati dalla realtà, vanno modificati. Ma anche questo contribuisce alla conoscenza. Qui il punto di fondo é che con la storia dell’efficienza e della divisione internazionale del lavoro abbiamo perso di vista la necessità di generare crescita economica in linea con i valori della collettività. D’altra parte, se in un paese, come l’Italia, mancano fattori produttivi strategici, é difficile immaginare di poter provvedere in casa propria alla produzione di beni e servizi ormai centrali nei modelli di consumo, soprattutto quando vengono surrettiziamente imposti da social e sistemi di comunicazione controllati e manipolati da altri.

  3. L’aquila piange sempre. Fa la vittima quando è quella che riceve più di tutti é sta meglio di tutti

  4. Ma di cosa cianciate? I dazi nella storia economica hanno da sempre causato disastri epici. Servono esclusivamente a tenere in piedi aziende decotte e impediscono a quelle competitive di confrontarsi con il mercato. Roba da idioti o malintenzionati. Alla fine sarà costretto a rinunciarci anche quel pazzo incompetente di Trump o almeno me lo auguro.

  5. Ma scusate, l’aquila che c’entra??? Non una e di co una sola fabbrica se non la farmaceutica dompe’ che fino a quando l’umanità si ammalera’, non conoscea’ crisi! Io non capisco, state sempre a pensare a l’aquila, mah!

  6. È meno male che il governo era vicino alla nostra regione durante le elezioni regionali!!!

    • No, il governo è vicino solo ad Aquila, ma città! Marsilio agisce come suo secondo (probabilmente primo!) sindaco! Dopo tutti, tantissimi, i soldi spesi per la ricostruzione, sempre della città! E senza mai un’inchiesta…..

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