“Mamma mi vieni a prendere che ho perso l’autobus”, ovvero l’autobus ha perso i ragazzi. Ennesimo disagio questa mattina per gli studenti del De Nino-Morandi di Sulmona, costretti ormai da oltre quattro anni in quel di Pratola Peligna, ospiti della scuola Iti.
I bus navetta voluti e pagati per loro dalla Provincia per ovviare al trasferimento forzato della scuola, infatti, non sono abbastanza: solo due, tre quando va bene, per circa trecento alunni. A cui si aggiungono però, è questo è il vero motivo del disservizio, anche quelli dell’Istituto tecnico industriale che, invece, a Pratola si sono iscritti consapevolmente. Per loro non è prevista la navetta, ma la usano lo stesso: perché è gratis e perché una passeggiata a Sulmona prima di tornare a casa (li utilizzano ad esempio quelli di Popoli) non dispiace.
Risultato anche questa mattina gli studenti dell’Itcg sono rimasti a piedi: oltre quaranta studenti che hanno dovuto arrangiarsi come possibile, scomodando parenti ed amici per farsi venire a riprendere a scuola.
“Più che navette dedicate, sono bus di trasporto pubblico gratuiti – lamentano i ragazzi – ci salgono tutti, anche semplici cittadini, e i controlli su chi ha diritto a salirci non ci sono”.
Una situazione a cui soprattutto i genitori chiedono di porre rimedio, tanto più che il trasferimento nella sede provvisoria di viale Mazzini a Sulmona sembra ormai sfumata per questo anno scolastico.
Martedì ci sarà una riunione operativa tra le parti in causa, ma sembra probabile che l’edificio di Sant’Antonio, già pronto e con tutte le autorizzazioni, non ospiterà gli studenti fino a settembre prossimo, con il nuovo anno scolastico.
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