
Alla “riorganizzazione” dell’ospedale di Castel di Sangro, con il reparto di Chirurgia ridimensionato, i ragazzi delle scuole risponderanno con una sonora protesta perché nell’entroterra abruzzese il punto resta sempre e soltanto uno: sempre meno servizi a disposizione, sempre più disagi per i cittadini. L’ultima della Asl 1 non è proprio piaciuta.
Per lunedì, dunque, il movimento studentesco lancia l’appello: “Attenzione!!! Emergenza Sanitaria Alto Sangro. Manifestazione locale contro la chiusura dell’ospedale di castel di Sangro. La cittadinanza dell’aalto Sangro unita per combattere”.
Un fatto negativo, per il sindaco di Castel di Sangro e presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso, “Soprattutto perché non si è avuto un minimo di concertazione”. Una decisione “illegittima” perché va contro le disposizioni di legge e all’atto aziendale che impone, anche per i reparti di Chirurgia minori, una organizzazione in pianta stabile.
A riguardo il primo cittadino aveva scritto ai vertici Asl 1 chiedendo la costituzione di un tavolo di concertazione, mai ottenuto. La proposto di Caruso era stata, tuttavia, quella di dare una impronta “elettiva” alla chirurgia alto-sangrina anche per tagliare le liste d’attesa nei presidi provinciali. La priorità, ora, è quella di “normalizzare” il servizio chirurgico pena ogni atto utile per difendere il servizio sanitario anche attraverso le vie legale.
Dell’aria che tira è stata messa al corrente anche l’assessore regionale alla Sanità Nicoletta Verì.
S. P.
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