Guida in stato di ebrezza, ma era solo il colluttorio. Assolto ventiduenne

Era finito sotto processo per guida in stato di ebrezza, ma lui ai genitori e alla polizia aveva giurato di non aver bevuto neanche un goccio. Eppure la sera del 29 dicembre del 2016, dopo essere rimasto coinvolto in un incidente stradale, era stato sottoposto alla prova dell’etilometro ed era risultato positivo, prima con un indice di 1,08 e dieci minuti dopo di 0,98.
Una imputazione che il giovane, ora ventiduenne, non era riuscito a comprendere e che oggi ha trovato una sua spiegazione logica che ha portato il giudice Marco Billi ad assolvere il ragazzo dall’accusa, dopo che lo stesso, in spontanee dichiarazioni, ha raccontato la sua incredibile storia.
A far scattare l’etilometro, infatti, sarebbe stato un collutorio che, insieme alla Novalgina, il ragazzo stava prendendo proprio in quei giorni perché affetto da una infiammazione al dente.
L’avvocato che lo difendeva, Catia Puglielli, ha infatti prodotto al tribunale il certificato che appena due giorni prima dei fatti il dentista del ragazzo aveva redatto e che evidenziava una nevralgia da curare con antinfiammatorio per otto giorni. Non solo: quella sera, ha arringato Puglielli, c’era un alto tasso di umidità nell’aria e l’etilometro potrebbe, come spiegano anche le istruzioni d’uso della strumento, non aver funzionato bene, tant’è che lo stesso ragazzo ha raccontato come prima della sua positività l’etilometro si fosse inceppato due volte.
E dire che l’episodio gli era costato una bella sgridata, tanto più che il ragazzo aveva preso da meno di un anno la patente. Ma la sua difesa era in buona fede, tanto da essersi sottoposto una settimana dopo, e con il Capodanno di mezzo, all’esame della Transferrina che indica l’assunzione di alcool nelle due settimane precedenti e il risultato era stato negativo.

3 Commenti su "Guida in stato di ebrezza, ma era solo il colluttorio. Assolto ventiduenne"

  1. ci crediamo !!

  2. perché all’atto della contestazione non ha richiesto il prelievo del sangue?

  3. Questa legge è comunque aberrante (almeno per la tradizione giuridica italiana). Essere trascinato davanti ad una Corte Penale “PER ESSERE in Stato di” è un concetto che fa accapponare la pelle perché anche gli ebrei ERANO gli zingari ERANO gli storpi ERANO gli omosessuali ERANO però non avevano FATTO nulla . Un reato deve assolutamente essere sempre e soltanto un azione e mai una condizione. Guidare correttamente non è reato e chi è alla guida dopo aver assunto alcool se non ha commesso infrazioni dovrebbe essere sottoposto solo a sanzioni o procedure amministrative e mai penali. Ha fatto bene Billi ad assolvere. Questa legge deve essere cambiata perché è stata importata dall’estero che è umanisticamente più sbrigativo ed arretrato dell’Italia .

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