Guida a sinistra

In altri tempi e con altre tempistiche la nomina di Carlo Alicandri Ciufelli nella giunta Di Piero avrebbe avuto un senso. Politico, innanzitutto. Per risarcire, cioè, in qualche modo, quella sinistra – che qualcuno chiama “estrema” – che dalle urne di ottobre 2021 era uscita un po’ mortificata, pur avendo partecipato attivamente alla vittoria di Liberamente Sulmona. E, non a caso, quello dell’ex chirurgo era stato uno dei primi nomi finiti sul tavolo del sindaco Di Piero dopo l’addio della prima assessora alla Cultura, Emanuela Ceccaroni.

Da allora, però, di tempo e nomine ne sono passati sotto l’arco di palazzo San Francesco e, soprattutto, Liberamente Sulmona, nei fatti, non c’è più.

C’è da chiedersi, insomma, quale sia – se c’è – il progetto politico che resta nella maggioranza di palazzo San Francesco: cosa significhi realmente questa virata a sinistra, che ha sostituito un uomo, anzi un giovane, di Italia Viva, con un “non più giovane” (almeno anagraficamente) convintamente di sinistra e vicino ai 5 Stelle e a Sbic. Se cioè è una questione di “turni” o di necessità.

Il senso potrebbe trovarlo proprio Ciufelli che non è uno che si fa passare le cose addosso e che potrebbe imprimere un valore politico all’azione della giunta. Sempre se glielo lasceranno fare. Certo la decisione di mettergli vicino un “tutore” come Antonella La Gatta (la cui ingerenza nel cartellone estivo è stato il motivo scatenante dell’abbandono di Ramunno) per curare gli eventi in corso, qualche dubbio sull’azione di manovra del neo assessore lo ingenera.

Ciufelli è un pensionato che in pensione, dal punto di vista politico, non è mai andato e c’è da scommettere che non ci andrà. E questo potrebbe produrre l’ennesimo cortocircuito in una maggioranza che di blackout ne ha avuti fin troppi finora e che dialoga e va cena con la destra di Fratelli d’Italia “per discutere dei problemi della città”. Chissà se il prossimo giovedì verrà invitato anche il neo assessore al ristorante.

11 Commenti su "Guida a sinistra"

  1. Non c’è nessun progetto politico ma una spartizione per tirare a campare tra una parte residuale del m5s e il Pd, un po’ a te e un po’ a me, mi fa strano pensare che un uomo con la caratura di Ciufelli accetti facendosi togliere gli eventi e le manifestazioni rendendo superflua la sua delega al turismo e di conseguenza depotenziando il suo assessorato.

  2. Carlo Piccone | 10 Agosto 2024 at 10:03 | Rispondi

    Nuovo assessore cultura e turismo, scavi archeologici a case pente, vocazione turistica e culturale, voglio ricordare al pd cittadino, al Sindaco e a tutta la maggioranza (?) consigliare un punto del programma da me proposto, una questione su cui tutti si erano dichiarati concordi ma che ad oggi risulta messa nel dimenticatoio come del resto gran parte del programma con il quale ci eravamo candidati.

    “In una città che vuole e deve avere una vocazione turistica e culturale è inconcepibile come si tenga nascosta la domus romana in largo Salvatore Tommasi, in accordo con gli enti sovracomunali si dovrebbero avviare operazioni di scavo e recupero archeologico volte a riscoprire questa testimonianza del passato e renderla fruibile in una più vasta e complessa offerta turistica e culturale”

    • Tutto bello ma purtroppo non fattibile perché non sarà il comune a decidere anzi la decisione è presa la centrale si farà e continuare a discuterne è solo propaganda. La politica è anche concretezza. Ci si può continuare a battere quanto si vuole ma temo sia inutile. Dopodiché la vocazione turistica non è solo fatta da siti archeologici, che ovviamente contano, ma dipende da tanti altri fattori e che vocazione vuoi avere se i turisti stamattina aspettavano inutilmente alla villa un autobus per la stazione e se la sono fatta a,piedi. O che vocazione turistica vuoi avere se neanche riesci a concludere manutenzioni di una villa comunale che da anni vive un degrado palpabile e visibile. Che vocazione turistica vuoi avere se neanche riesci a gestire le richieste per i bar o gestire in maniera turistica la chiusura del centro storico e nel momento in cui fai una iniziativa in piazza gli esercenti turistici chiamano i carabinieri e qualche politico aizza nella chat i residenti per fare al causa al comune per disturbo della quiete pubblica. Facile da un lato fare proposte belle ma di difficile realaizzIzone e dall’altro battersi contro le manifestazioni in piazza un giorno di festa e contro la chiusura di pizza Garibaldi. Sul resto le deleghe assegnate sono inutili sanità lavoro formazione zero competenze. Il fallimento non è solo nel non rispettare il programma, che onestamente aveva proposte irrealizzabili o che non dipendevano dal comune, il fallimento è in primis politico perché una maggioranza che si sfalda dopo un mese per le poltrone non è destinata a durare il fallimento è amministrativo perché governare richiede coraggio e qui basta la minima protesta, legittima o meno, cambiare decisioni prese quindi si preferisce non decidere. Che governo della città vuoi fare se non hai il coraggio di contrastare l’inefficienza della macchina amministrativa, cosa di cui nessuno parla, che non fa quello che dovrebbe e quando fa sbaglia.

      • Carlo Piccone | 10 Agosto 2024 at 14:25 | Rispondi

        Tutto era fattibile certamente alcune cose volevano un lavoro politico che si chiedeva ai partiti che è evidente sono mancati in maniera grave, irresponsabile e voluta tanto che io e altri amici ne siamo usciti.
        Comunque non è questo il tema del mio intervento per cui non ho capito se è favorevole o contrario a quella che da mia era diventata la proposta della coalizione e nel caso perché non la ritiene realizzabile.

        • Io penso che su Casa Pente non ci sia nulla da fare si farà e questo era chiaro da tempo. Preso atto di questo forse sarebbe stato meglio discutere di eventuali ristori non di ricorsi che si perdono e costano e di scelte politiche che non si faranno. Questa la realtà indiscutibile dei fatti poco conta quel che pensiamo. Solo che la politica non ha mai voluto trattare ristori per non passare quelli che si sono arresi pur sapendo che battaglie o meno il metanodotto si farà e alla fine, per mancanza di coraggio e realismo avremo l’opera che non vogliamo e neanche i ristori. Tutto fattibile a parole ma soldi non ci stanno i soldi del PNRR sono stati spesi presentando progetti vecchi perché ci si è candidati senza una idea di cosa fare per modernizzare la città (parlo di tutti) si continua a dare premi a pioggia ai dipendenti comunali a prescindere dai risultati (sotto gli occhi di tutti) e senza il coraggio di sbloccare quella macchina amministrativa che succhia risorse per altro e ci costa un botto senza produrre nulla. E questo anche quando eravate in maggioranza. Non è una polemica politica. Ma per esempio l’opposizione comprensiva anche degli ex maggioranza parlano di problemi politici ma di problemi per i cittadini nessuno. Cosa vogliono fare per risolvere il problema delle corse dei bus saltati e dei collegamenti scadenti per la stazione? E per la situazione dei pendolari? Cosa fare per il degrado dell villa comunale? E per le barriere architettoniche nel centro di Sulmona? E so che parlo con chi al,riguardo ha giustamente speso fiumi di parole. Ecco la politica a Sulmona ha fallito per questo. Non dà risposte ai cittadini. Non dà risposte a quei turisti che oggi sono dovuti andare a piedi non dà risposte alle persone che vivono una situazione di esclusione sociale non dà risposte a persone diversamente abili o mamme con carrozzini non dà risposte alla solitudine visibile in ogni angolo della città non dà risposte al degrado di alcune zone della città e che sono il biglietto da visita della città non dà risposte a chi vuole aprire una nuova attività che si scontra con una burocrazia ottusa e respingente non dà risposte alla domanda di sicurezza dei cittadini …. È maggioranza e opposizione poco cambia anche perché il cdx che governa in regione ha eletto consiglieri che per ora fanno solo i tour delle sagre di paese taglia nastri a caso e festeggiamenti di sindaci amici, i civici idem e dopo la Casini hanno poco da spendersi come alternativa. E a forza di dire no e opporsi a tutto a Sulmona non c’è rimasto nulla tra poco neanche più gli abitanti perché restare a viverci è un’impresa

          • Carlo Piccone | 10 Agosto 2024 at 15:59 |

            Largo Salvatore Tommasi si trova dietro piazza xx non a case pente

          • Giusto ma nel tuo commento iniziavi con “scavi archeologici a Casa Pente” o me lo sono sognato? Sul punto che sollevi io non credo che ci sia opposizione a una cosa del genere più probabile non ci siano i soldi per farlo come d’altronde non ci sono per rimettere i San Pietrini per il corso…. A proposito di vocazione turistica

  3. Durerà almeno fino a Ferragosto?

  4. bene,i soliti politicialtroni,solo/tutte chiacchiere per dare a credere, la realta’ del borgo piu’ bello d’italia (per alcuni) e’ sotto gli occhi di tutti,un totale declino,deterioramento, peggioramento,arretratezza,scarso sviluppo economico, sociale e culturale,punto,sorge spontanea la domanda: quante,quali,quando,dove,cosa,come,perche’ le “differenze qualitative” dei tanti indicati assessori,un’offesa all’Umanita’ ” amministratore con tutore/guardiano” ,accade solo nel borgo piu’ bello d’italia,turismo di che?
    Le erbacce/macchie nere/smog sugli attrattori turistici,uno a caso: l’acquedotto svevo,
    pulizia/ripristino aspetto/estetica ?
    Amministrare per/nell’Interesse generale di cui i benefici ai Contribuenti/Cittadini,
    servizi efficaci,efficienti,validi,moderni, adeguati,utili, Legalita’ diffusa per uscire dalla palude,e basta, o no?

  5. Il fustigatore | 10 Agosto 2024 at 15:33 | Rispondi

    La vedo dura…..difficile che riuscirà ad arrivare a ferragosto.
    A meno che non vadano tutti in ferie per un paio di settimane.

  6. Povera Sulmona!!!

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