
La Superlega chiama, la Uefa risponde. Siamo solo al fischio d’inizio, seppur qualche squadra sembrerebbe in procinto di tornare sui propri passi. La partita è ancora tutta da giocare e in campo è sceso anche il neo eletto al Comitato Esecutivo Uefa Gabriele Gravina che, in esclusiva a IlGerme, ha espresso chiaramente la propria posizione contro gli scissionisti del calcio europeo: “Il mio pensiero è chiaro e l’ho dichiarato in tempi non sospetti. Non credo che la Superlega sia la soluzione – spiega Gravina -. Il problema non è solo economico, ma di offuscamento e di azzeramento totale dei valori del mondo del calcio e dello sport in generale”. I dodici club che hanno aderito, tra cui Juventus, Inter e Milan, sono nel mirino per possibili sanzioni che potrebbero arrivare dalla Uefa. La situazione sarà più chiara tra qualche giorno, considerando anche l’addio ufficiale di tutti i club inglesi che avrebbero dovuto partecipare alla Superlega (Manchester City, Chelsea, Arsenal, Manchester United, Liverpool e Tottenham)
La federazione, in attesa di sviluppi, prepara il proprio restyling interno. Ieri è stato annunciato il nuovo format della Champions League: “Si passerà a un girone unico a 36 squadre – annuncia il presidente della Figc -. Permetterà di giocare più partite, impegnando più società. Si partirà nel 2024 insieme all’Europa Conference League”. La vittoria più grande per Gravina negli ultimi giorni è stato l’ok ricevuto dal governo per la riapertura degli stadi in vista dell’Europeo che inizierà proprio a Roma: “È un grande successo avere il pubblico all’Olimpico per Italia-Turchia, seppur in misura ridotta del 25%. L’annuncio è stato come l’eruzione di speranza di un vulcano. Un messaggio di ripresa che lo sport lancia a tutto il Paese”. A sessantasette anni, di cui trentasette passati nel mondo del calcio, è impossibile non voltarsi indietro e tirare le somme del percorso fatto, partendo da Castel di Sangro e arrivando ai vertici Uefa: “Sono orgoglioso. Impegnandosi, sviluppando il senso della propria determinazione, studiando e soprattutto dimostrando coerenza si possono centrare tutti gli obiettivi”.
Valerio Di Fonso
Invece l’iniezione di soldi con ingaggi faraonici causati dagli sceicchi anch3 per giocatori pippe quello no?