Gratta e Vinci da 5 milioni, ma l’amico intasca il malloppo e la storia finisce in tribunale

La storia è finita sui quotidiani nazionali e, in Abruzzo, la racconta oggi Il Messaggero in un articolo di Sonia Paglia e Stefano Dascoli. La storia è quella di una vincita milionaria al Gratta e Vinci che Pierluigi, 54enne camionista di Castel di Sangro, avrebbe fatto con un suo ex collega e soprattutto ex amico, Massimo, romano di 42 anni. Per anni si erano incontrati il sabato all’uscita della Romanina, investendo 50 euro a testa in Gratta e Vinci, prima di riprendere la strada di casa dopo una settimana di lavoro. Nel 2022, però, uno di questi sabati Pierluigi manca l’appuntamento a causa di un incidente avuto con la moto, fermo restando, dice lui, il suo investimento di 50 euro nel blocco di biglietti della fortuna acquistati in società con l’amico-collega. Proprio quel giorno tra i 50 biglietti acquistati, l’amico gratta un 19 vincente, l’ultimo numero di un Miliardario che gli regala 5 milioni di euro. Massimo manda la foto all’amico e gli annuncia che avevano svoltato. Solo che i soldi, Pierluigi, non li vede mai, nonostante l’amico e collega si fosse trasferito, per sfuggire a parenti e amici “questuanti”, proprio in Abruzzo per alcuni mesi. Qui Massimo acquista anche un’officina meccanica all’amico in segno di riconoscenza, senza però dividere con lui la vincita a metà come sarebbe stato giusto. Di qui la causa, ora, finita in tribunale, nella quale Pierluigi, che nel frattempo non aveva ingranato con l’officina, vuole la sua parte di vincita e, dall’altra, Massimo che invece vuole essere risarcito per l’acquisto dell’officina. Del tesoro di 5 milioni, però, non sembra essercene più traccia.

5 Commenti su "Gratta e Vinci da 5 milioni, ma l’amico intasca il malloppo e la storia finisce in tribunale"

  1. il dio danaro | 4 Aprile 2024 at 01:26 | Rispondi

    i soldi dividono ,i soldi disumanizzano..i soldi sono un mezzo per farsi la guerra..

  2. Chi trova un amico trova un tesoro.☹️

  3. Per la restante parte che gli spettava, cosa gli aveva fatto credere che l’aveva convertita in monete d’oro e seppellita per provare a farle germogliare?

  4. Silvio Pelli | 4 Aprile 2024 at 19:07 | Rispondi

    Invece la storia sarebbe stata più semplice che mai…. Si prendevano i 5 milioni, si dividevano in 2 parti e a quel punto ci sarebbero stati 2 ricchi, 2 amici, 2 fortunati, 2 felici. Non è il denaro che divide le persone ma l’ avidità, l’ invidia e l’accidia

  5. Assolutamente vero quanto scrive Pelli… In più aggiungo un consiglio questa volta finanziario ai lavoratori generici arricchiti improvvisamente come il caso descritto appunto nell’ articolo: quando si lavora e si fa una grossissima vincita non si investono parte dei soldi nel lavoro, che senso ha spendere una grossa cifra per acquistare un lavoro da meccanico? I soldi vinti vanno difesi diversamente, se non si hanno le capacità di gestione consiglio di rivolgersi ad esperti oppure proteggerli in qualche istituto bancario in attesa dell’ arrivo di idee migliori.
    In sintesi se uno ha la fortuna di avere molti soldi dovrebbe goderseli e non lavorare e non spenderli per acquistare un lavoro

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