Il movimento Ripensiamo il Territorio torna a sollecitare il proprio sindaco Concezio Galli in quel di Popoli. Alla base della richiesta i due mesi passati dalla delibera per l’unione dei comuni nei fatti abbandonata a se stessa. Ossia: nei due mesi da aprile ad oggi niente è stato ancora fatto.
Al primo cittadino si chiede, dunque, di “delineare azioni più proficue ed organizzate in termini di tempo, perché ogni giorno perso produce ritardi pregiudizievoli per l’avvio del Rinascimento di Popoli e dintorni – scrivono dal movimento -. Ciò alla luce anche di alcuni fattori determinanti e sinergici che vede Popoli, come Comunità Chiave dei 3 Abruzzi, tra mare e montagna e parchi nazionali di alto livello, ovvero la proposta che viene dalla relazione conclusiva prodotta dalla Commissione Comunale apposita presieduta dal Consigliere Andrea Marino ed accolta dal Consiglio a maggioranza”.
Quello che si doveva fare, in sintesi, era convocare gli altri otto comuni e capire le loro intenzioni, passaggio che, nonostante gli anni passati sull’argomento, non è stato ancora ufficialmente fatto. Una fusione, comunque, si tradurrebbe in risorse economiche pari a 32 milioni di euro in 10 anni.
Per Popoli, in particolare, si pensa a servizi per gli anziani: riabilitazione, terme, benessere, cura, con interessanti ricadute di ripopolamento, economiche generali di ospitalità diffusa e per i giovani attraverso cooperative di assistenza, catering.
Convocati e sentiti i sindaci bisognerà tornare in Commissione “Coesione territoriale e Progetto futuro Popoli” a cui il Consiglio Comunale stesso ha chiesto di proseguire i lavori e un confronto diretto con la cittadinanza.
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