Gli effetti dell’onda lunga: 13 morti sul bollettino

La curva dei contagi sembra abbassarsi, ma come da copione si alza quella dei decessi. Gli effetti della grande ondata di inizio anno cominciano a dare infatti i frutti peggiori, quelli dei morti. Se ne contano ben 13 oggi in Abruzzo, anche se 8 risalgono ai giorni scorsi. Tra loro anche un 48enne, mentre il più anziano ne aveva 93. Tre erano residenti nella provincia di Pescara, mentre gli altri due di oggi a quella di Teramo e Chieti. Il totale dei decessi sale così a 2720 dall’inizio della pandemia.

I nuovi positivi sono invece 3822 sul bollettino odierno, con un tasso di positività dell’11,84%.

Nello specifico sono 716 i nuovi casi nella provincia dell’Aquila, 973 in quella di Chieti, 892 in quella di Pescara e 1073 in quella di Teramo, che si conferma tra le aree più colpite della regione.

Crescono anche i ricoveri in ospedale, ormai ben oltre la soglia critica, tanto che da lunedì sarà inevitabile l’ingresso dell’Abruzzo in zona arancione: oggi in area medica si trovano infatti 411 pazienti (11 in più rispetto a ieri), mentre in terapia intensiva sono in 37 (1 in più di ieri).

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