Gli arredi cambiano ma i topi restano. E forse, sarà stata proprio la curiosità di vedere il nuovo look del centro ovidiano, a spingere il roditore a uscire allo scoperto nella Sulmona dalle panchine aperte, la città del “più sedute per tutti” poi se piazzate qua o là non importa.
Ma torniamo al nostro protagonista, piuttosto timido rispetto ai suoi simili ultimamente più confidenziali, il topo è sbucato dalla villetta difronte piazza del Carmine, ha scrutato la situazione, poi però, in odor di gatto, ha preferito tagliare corto e abbandonare la scena scendendo le scale dell’acquedotto.
Non una novità certo, ormai lo struscio lungo corso Ovidio con tanto di saluto al sorcio è diventato un appuntamento tutt’altro che raro. Da soli o in compagnia abbandonano le tenebre di tombini, secchi dell’immondizia o cantine passeggiando indisturbati per le vie del centro, nella piena consapevolezza dei residenti stanchi, ma talmente stanchi, persino di segnalarne la presenza continua.
Lo avevamo annunciato in maniera goliardica, dopo che le chiamate alle deratizzazioni varie, (fatte in ritardo dall’amministrazione e non ben pianificate), non avevano sortito l’effetto sperato, ma forse l’ipotesi del pifferaio magico allo stato attuale sembrerebbe l’unica via di uscita. Neppure l’azione di aumento del numero di trappole e di interventi promossi dall’ex assessore Angelone, è riuscito a stanarli, niente loro resistono. Non resta che affidarci alla favola e al suonatore, il pifferaio. Dunque fratelli Grimm all’ascolto, la richiesta di aiuto potrebbere rivelarsi soluzione papabile. Sperando prima o poi nel lieto fine.
Anna Spinosa
Non si comprende questo astio questo ribrezzo questa avversione contro i topi. I topi sono semplici animali come tutti gli altre non danno fastidio a nessuno. Non uccidono neanche le pecore come fanno i lupi. Perché i lupi in montagna si dovrebbero proteggere ed i topi nelle urbi sterminare?