Gli agricoltori contro la burocrazia sul taglio degli alberi: proposta abrogazione della legge 3 del 2014

Il Comitato Difesa Agricoltura chiede a gran voce l’abrogazione della legge 3 del 4 gennaio 2014, ossia quella norma che prevede la richiesta di autorizzazione al Servizio Forestale per il taglio di alberi e arbusti che insistono sui terreni boschivi e agricoli. La norma vigente ostacola i proprietari dei terreni, accatastati, nel renderli coltivabili. Secondo l’articolo 35, infatti, è necessario inoltrare richiesta per l’abbattimento degli alberi alla Forestale anche in casi irrigui, dove si paga il contributo al relativo Consorzio di Bonifica.

Una procedura burocratica che fa muro agli agricoltori, dato che gli uffici preposti, a detta del Comitato, negherebbero il taglio di tutti gli alberi presenti sui terreni, accogliendo la richiesta solo per determinate specie di piante. Inoltre, scrive sempre il Comitato, dagli uffici arriverebbe il via libera alla potatura solo per una superficie limitata di terreno. Disagi che impediscono la regolare bonifica delle terre.

Lo stesso Comitato, assieme alla consigliera regionale Antonietta La Porta e al Vicepresidente della Giunta Regionale, Emanuele Imprudente, hanno chiesto mesi fa l’abrogazione della legge 2014, allo scopo di evitare agli agricoltori il passaggio formale al Servizio Forestale per disboscare i rispettivi campi.

Oggi il Comitato, con un comunicato a firma del Presidente, Elia Polidoro, torna a farsi sentire, sollecitando con vigore l’approvazione della proposta di legge per l’abrogazione totale della legge 2014.

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