L’avventura sulla terra rossa del Foro Italico, almeno nel singolo, si è chiusa ieri per Giulia Valdo, la campionessa italiana di tennis in carrozzina ha dovuto cedere alla numero 4 al mondo, l’olandese Aniek Van Koot, la semifinale dell’Internazionale BNL di tennis. Una partita senza grande storia, a dire il vero, nella quale la tennista sulmonese, tesserata con il CUS Torino, ma allenata da Gianluca Lisi dell’ASD Magneti Marelli, è riuscita a strappare un solo game all’avversaria che ha chiuso la partita con due set a zero (6-1/6-0). I rapporti in campo erano comunque sproporzionati, anche perché l’olandese ha un tipo di disabilità (amputazione) che è più agevole da gestire sul campo da tennis, rispetto a quella di Giulia, costretta sulla sedia rotelle per la lesione alla colonna vertebrale riportata a seguito dell’incidente in moto di cui fu vittima nel 2015. “Ci siamo difesi comunque bene – commenta l’allenatore Gianluca Lisi – il punteggio finale non rispecchia il valore mostrato in campo. Comunque l’olandese era più forte, noi siamo orgogliosi e contenti di esserci”.
Quello del Foro Italico, d’altronde, non è un torneo come tanti: qui si misurano i più grandi tennisti del mondo, normodotati e disabili. Comunque le vette dello sport a livello mondiale.
Giulia Valdo insieme a Vanessa Ricci ha portato sulla terra rossa dell’Internazionale BNL i colori dell’Italia e, oggi, tenteranno il riscatto nel doppio. Anche la Ricci, infatti, ieri è stata esclusa dalle semifinali singolo dopo aver perso 6-0/6-0 contro un’altra olandese, Jiske Griffioen (numero 2 al mondo). Olanda che domina il Wheelchair, considerando che olandese è anche la terza semifinalista, Diede De Groot, numero 1 al mondo, tra le quattro atlete che si contenderanno il podio, dopo aver battuto la cinese Zhenzhen Zhu 6-2/6-1. Nel doppio di oggi le due italiane si batteranno contro la colombiana Angelica Bernal, anche lei tra le quattro semifinaliste nel singolo dopo essersi aggiudicata un avvincente match con la cinese Luoyao Guo (1-6/7-5/7-5), in accoppiata con la cinese Zhenzhen Zhu.
Comunque vada, se cioè le due italiane riusciranno ad accedere alla finale doppio o meno, è stato già un successo: dal punto di vista sportivo e soprattutto umano.
“Sono molto soddisfatta della prestazione di oggi (ieri, ndr) – commenta Giulia Valdo – sono entrata in campo con tanta emozione e sono riuscita a trasformarla in gioco e concentrazione. Sono riuscita a fare dei colpi che non mi aspettavo, ho fatto una prestazione che mi ha appagato molto. La mia avversaria, d’altronde, è una fuoriclasse: già campionessa del mondo, da oltre quindici anni è tra le prime otto. Insomma fuori portata per il momento, ma non dispero di crescere in questo sport che mi ha dato e mi sta dando tanto. E poi – aggiunge – qui a Roma sono arrivata con le mie forze, sono entrata di diritto dopo aver conquistato il primo posto nella classifica nazionale. L’altra italiana è entrata con invito, non per diritto acquisito. E anche questa per me è una vittoria”.
Giulia Valdo a 26 anni ha dimostrato d’altronde di saper superare sfide molto più importanti e difficili: già campionessa italiana di tiro con pistola ad aria compressa da 10 metri lo scorso anno, poi prima in Italia nel Wheelchair tennis e ancora imprenditrice coraggiosa che ha deciso, insieme alle sorelle, di commercializzare proprio quelle moto di cui è tanto appassionata, anche dopo che su una moto, nove anni fa, ad appena diciotto anni, la vita improvvisamente le fu stravolta.
L’ olandese è una tennista forte. Ma tu oltre ad essere tennista di alto livello sarai medico e ingegnere. Essere competitivi nello sport nella medicina e nell’ ingegneria tutto contemporaneamente credo sia un qualcosa di fattibile solo a poche persone al mondo……
Tu sei una di quelle poche
Per essere su quel campo hai già vinto….non servono coppe, trofei e classifiche, hai vinto la tua partita più difficile. Ad maiora
Brava…un bellissimo traguardo♥️♥️♥️
Complimenti a Giulia… Non è da tutti arrivare a quel livello.. Di nuovo complimenti