C’è ancora speranza per vedere illuminarsi di rosa il paretone del Gran Sasso, per celebrare l’ottava tappa del Giro d’Italia che partirà da Spoleto per arrivare a Prati di Tivo. Lo scorso gennaio, il Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga si era opposto ad “accendere” il Corno Grande per tutelare la fauna selvatica. Tant’è che il 25 gennaio il Comune di Pietracamela ha lasciato al buio la montagna, a differenza degli altri Comuni interessati dalla corsa rosa che hanno celebrato i 100 giorni di distanza dall’inizio del giro “accendendosi”.
Oggi, a Palazzo Silone, il presidente di Regione, Marco Marsilio, ha avuto un incontro con i sindaci di Pietracamela, Fano Adriano e Isola del Gran Sasso, il presidente del Parco Gran Sasso e Monti della Laga e del Gal convocata per arrivare ad un punto di incontro sull’illuminazione rosa del “paretone” del Gran Sasso per celebrare la tappa del Giro d’Italia 2024.
“C’è stato un atteggiamento positivo da tutte le parti – ha spiegato Marsilio . Una modesta illuminazione, in un tempo limitato, non produce nessun danno irreversibile, nessuna compromissione dell’equilibrio ambientale e naturalistico. Consente invece, di far girare nel mondo una cartolina inedita, inimitabile del Gran Sasso attirando l’attenzione di milioni di potenziali visitatori e turisti che anche grazie al Giro d’Italia scopriranno le meraviglie di questo territorio”.
“Ringrazio tutti gli attori – ha proseguito Marsilio – perché si conferma la volontà di fare sinergia tra Parco, Comuni e Gal, per valorizzare il territorio e far crescere al meglio questo preziosissimo patrimonio. L’arrivo del Giro d’Italia è una grande occasione. In tutta Italia, i luoghi iconici delle sedi di tappa, di partenza o di arrivo, vengono illuminati. Il Comune di Isola del Gran Sasso si farà carico di riaprire e istruire di nuovo la procedura secondo le corrette regole che gli sono state illustrate sia dagli uffici della Regione, sia dal Parco stesso. Nel rispetto della normativa si riattiva la procedura. Siamo in tempo per arrivare a maggio alla possibilità di illuminare di rosa il paretone per il tempo e nel luogo che verrà meglio identificato dai tecnici qualificati che provvederanno a fare la valutazione di incidenza ambientale. Io sono ottimista sul fatto che affidato nelle giuste mani e con il rispetto rigoroso della procedura e dei vincoli, il Parco sarà messo nella condizione di poter esprimere un nulla osta”.
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