Giro d’Italia, il Corno Grande resta spento. Il Parco nazionale del Gran Sasso dice “no” al rosa

Marco Marsilio tenta di giocare la carta del dialogo per illuminare di rosa la cima del Gran Sasso, in occasione dell’arrivo dell’8^ tappa (Spoleto-Prati di Tivo) del Giro d’Italia, il prossimo 11 maggio. Di rosso al momento si è acceso solo il semaforo con il parere negativo del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, per la tutela della fauna locale. Per questo motivo, alla vigilia del 25 gennaio (a 100 giorni dal via del Giro), giorno in cui tutte le città di tappa si sono illuminate di Rosa per salutare il Giro d’Italia 2024 il Comune di Pietracamela, responsabile della tappa ha preferito fare un passo indietro e la montagna è rimasta spenta.

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, si è sentito con il presidente del Parco, Tommaso Navarra, il presidente del Gal, Carlo Matone, e il sindaco di Isola del Gran Sasso, Andrea Ianni. “A tutti loro ho offerto un luogo di mediazione istituzionale in Regione – ha sottolineato il presidente Marsilio – nei prossimi giorni cercherò di convocare questo incontro, perché siamo in tempo per recuperare e gestire questa situazione, bisogna infatti superare questa conflittualità. Sono anche io convinto che l’illuminazione di una parete in un luogo delimitato e in un tempo anch’esso delimitato non comporta nessun danno irreparabile, nessuna modifica dello stato dei luoghi, dell’habitat e del benessere degli animali, semmai si trovino animali in quella quota e in quella porzione di parco. Il parco ha giustificato la propria decisione sollevando una questione di carenza documentale, spero che si tratti di questo e non di un pregiudizio ideologico. Lo verificheremo in quel tavolo, auspicando che ci sia da parte di tutti i soggetti interessati un atteggiamento costruttivo, senza barricarsi su posizioni preconcette, per arrivare ad una soluzione condivisa che dimostri come la presenza del parco nazionale non sia di ostacolo, di freno allo sviluppo, ma tutt’altro”.

“La Regione – conclude Marsilio – ha investito molto sul rilancio del Gran Sasso con l’arrivo della tappa a Prati Tivo del Giro d’Italia. Una scelta che fa parte della volontà della Regione di far conoscere la montagna abruzzese, il Gran Sasso in particolare, al grande pubblico italiano ed internazionale. Vogliamo che questa opportunità venga valorizzata al massimo livello. Il conflitto istituzionale tra il parco e le comunità locali non fa bene a nessuno, spero quindi che con la nostra mediazione si trovi il giusto equilibrio per una ragionevole soluzione al problema”.

1 Commento su "Giro d’Italia, il Corno Grande resta spento. Il Parco nazionale del Gran Sasso dice “no” al rosa"

  1. … ancora con questa problematica di un fascio di luce, e per di più temporaneo e limitatissimo nel tempo, per illuminare una parete rocciosa, una piccolissima porzione di montagna… e sempre con la medesima puerile motivazione… modificazione dello Stato dei luoghi… dell’habitat… e disturbo degli animali… ma veramente?
    Siamo entrati nel 2024… e per osservare Lupi, Cervi, Orsi, Cinghiali, Faine, Falchi, Istrici, Civette, Gufi e persino Aquile reali, non serve avventurarsi in alte quote o remote foreste…
    Nooo, basta restare tranquillamente al paese e li vedi tutti… di notte e anche in pieno giorno.
    E parlano ancora di disturbo alla fauna selvatica… per un fascio di luce limitato nello spazio e nel tempo… e li paghiamo pure.

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