
“Un’occasione per riflettere sull’importanza delle lingue come strumento di crescita personale e sociale, unendo la comunità scolastica in un abbraccio di diversità e inclusione”. Così l’istituto comprensivo Mazzini-Capograssi di Sulmona presenta la Giornata della lingua madre, celebrazione indetta dall’Unesco per il 21 febbraio con l’intento di “promuovere la diversità iinguistica e culturale”.
Finalità condivisa dalla scuola sulmonese che per la Giornata Internazionale della lingua madre, dal 2007 riconosciuta anche dall’assemblea generale dell’Onu, organizza una serie di attività e laboratori per incoraggiare gli studenti a condividere esperienze personali legate alla loro lingua madre. In un contesto scolastico sempre più multiculturale è importante valorizzare la diversità linguistica e aiutare a coltivare e preservare le proprie radici. Come spiegano dall’istituto Mazzini-Capograssi dove i docenti insieme alla dirigente scolastica hanno pensato ad attività diversificate per le diverse fasce di età, dalla visione di cortometraggi per la scuola dell’infanzia ad un evento on line per i bambini della primaria fino ad una riflessione sul Piccolo manifesto della lingua madre per i ragazzi della scuola secondaria di primo grado.
Attività che rientrano in un percorso di sensibilizzazione verso il tema del plurilinguismo tanto più importante in un momento come quello attuale in cui “la padronanza di più lingue non solo apre le porte a nuove opportunità lavorative ma permette anche di comprendere e apprezzare le diverse tradizioni e realtà culturali del mondo”.
Celebrare la Gionata della lingua madre diventa quindi, concludono dall’istituto Mazzini-Capograssi, occasione per compiere “un atto di amore verso la nostra identità e un gesto di apertura verso il mondo” ricordando, come diceva Carlo Magno, che “conoscere una seconda lingua è come possedere una seconda anima”.
Commenta per primo! "Giornata della lingua madre: al Mazzini-Capograssi l’inclusione diventa opportunità"