Giochi di fantapolitica

La crisi era facile immaginarla e d’altronde era stata predetta. Ma non è così scontato che lunedì (o comunque entro il 24 febbraio, data utile per sciogliere il consiglio in tempo per tornare alle urne a maggio) l’amministrazione Casini andrà a casa.
Certo Avanti Sulmona, nonostante l’accorato appello del sindaco all’assessore Angelone, difficilmente ripasserà la staccionata e, d’altro canto, i due consiglieri di area centrodestra, la nuova sponda su cui è approdata la Casini, hanno già detto di non voler offrire stampelle e sostegno a questa amministrazione. “Pronti a firmare le dimissioni”.
Però ci sono una serie di elementi che potrebbero permettere alla Casini di rimanere a galla.
Il primo è che il centrosinistra, come si suol dire, non è pronto: le divisioni interne e l’oggettiva debolezza che sta attraversando in generale quest’area politica (che solo un sorprendente risultato delle regionali potrebbe cambiare), non consigliano corse e salti in avanti. E comunque richiederanno uno sforzo enorme da parte dei soggetti che vi fanno parte. Che chissà come usciranno poi dallo scontro in casa.
La seconda è che molti dei consiglieri, di maggioranza come di opposizione, difficilmente potranno riconquistare lo scranno di palazzo San Francesco e per alcuni questo rappresenta l’unica prospettiva di esistenza in vita (politica).
La freddezza con cui Bruno Di Masci, ad esempio, ha accolto la scissione in maggioranza, lascia intuire che la sua firma, su quelle dimissioni contestuali, non è così scontata.
Il branzino, poi, è sempre un piatto di un certo appeal, persino se viene servito al tavolo sbagliato. Perché in fondo c’è sempre la mossa del governo di salute pubblica da ripescare.
C’è però l’incognita Gerosolimo da superare: perché, paradossalmente, potrebbe essere proprio l’ex consigliere e assessore regionale, magari con la moglie in Regione, a voler dare le carte prima che il centrosinistra si riorganizzi o allo stesso tempo a giocarsele sul tavolo regionale come fiches.
Se il centrodestra continuerà a fare muro al suo ingresso di fatto, così come annunciato da Marsilio e come oggi ribadito dai responsabili territoriali di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, insomma, Gerosolimo potrebbe decidere di porsi lui come l’alternativa al centrodestra leghista, sbaragliando cioè completamente il centrosinistra per poi chissà, in futuro, riprendere le redini di una coalizione più ampia.
Qualcuno potrebbe parlare di fantapolitica, ma la politica ci ha dimostrato finora, soprattutto quando gli attori di pelo sullo stomaco ne hanno, che la realtà spesso supera la fantasia.
Molto dipenderà dal risultato delle urne di domenica, che a Sulmona sono un’elezione nell’elezione.

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