Sulmona si dota di un nuovo regolamento per la gestione dei terreni comunali gravati da uso civico e utilizzabili al pascolamento. Il semaforo verde si è acceso ieri, durante la seduta del consiglio elettorale presso palazzo San Francesco.
Il “Regolamento per la concessione e gestione dei terreni comunali gravati da vincolo di uso civico ed utilizzabili per il pascolamento” va a sostituire il precedente, risalente al 1957 e ormai inadeguato alle attuali esigenze.
Il nuovo testo, elaborato dall’Amministrazione assieme alle associazioni di categoria, prevede una serie di misure a sostegno dei giovani agricoltori che intendono intraprendere l’attività di allevamento, favorendo l’accesso ai terreni comunali. Inoltre, viene data priorità di assegnazione dei terreni ai residenti del Comune di Sulmona, e successivamente a quelli dei comuni limitrofi, della provincia dell’Aquila e della Regione Abruzzo.
C’è, però, un vulnus, come denunciato dalla consigliera di minoranza Teresa Nannarone in aula consiliare. L’ex esponente dem ha evidenziato la mancanza, tra i requisiti, della documentazione che rilascia la Prefettura della certificazione Antimafia. Un requisito previsto dalla legge, e che ci si aspetterebbe all’interno di un documento dove è messo nero su bianco il pericolo della mafia dei pascoli al quale è esposto il territorio del Centro Abruzzo.
“Manca la citazione al Protocollo Antoci – spiega Nannarone -. Manca la premessa nella quale si richiede a tutti di depositare la documentazione antimafia. C’è un vulnus nel regolamento. Solo i residenti potranno rispondere per l’assegnazione dei terreni? La malavita può trovare escamotage per aggirare questo ostacolo. Basterebbe trovare un prestanome. Ci sono dei problemi in questo regolamento”.
“Con l’approvazione di questo regolamento – dichiarano i consigliere di maggioranza, dimostriamo ancora una volta il nostro impegno a sostegno delle attività agricole e a tutela del nostro territorio. Si tratta di un provvedimento che non solo garantisce trasparenza e legalità nella gestione dei terreni comunali, ma che promuove anche lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione delle nostre risorse locali. Questo risultato è frutto di un impegno costante e concreto da parte dell’Amministrazione Comunale, che ha lavorato con determinazione per raggiungere questo importante obiettivo. A differenza di chi si limita a fare annunci e a presentare ordini del giorno strumentali, noi preferiamo agire concretamente, portando a casa risultati tangibili per la nostra comunità”.
La trovo una iniziativa molto importante per tutta la Valle Peligna e soprattutto per i giovani.
Sarebbe interessante conoscere l’estensione e la contiguità dei terreni destinati allo sfruttamento, perché tale iniziativa potrà ottenere un fattivo risultato, evitando l’eccessiva suddivisione delle particelle.
L’assegnazione, ovviamente, va fatta a norma di LEGGE.
Abbiate pazienza della mia “ignorantità”, peggiore di quella di una capra (per rimanere a tema!): ma se il requisito è previsto dalla legge, il fatto che un regolamento non lo preveda non dovrebbe essere irrilevante? Mi riferisco al fatto che un regolamento, per quanto non previsto, rimanda alla legge. Almeno fino a ieri così voleva il principio di gerarchia delle fonti! Forse sono andato a dormire ed è cambiato qualcosa…
LA NANNARONE come semppre strumentalizza Maia_kovski hai perfettamente ragione. Ma purtroppo pur di dire la propria La Nannarone parla. Poteva dare il suo contributo e invece no… come sempre punta solo il dito