Arrivano le dichiarazioni di Andrea Gerosolimo a smentire ogni sospetto che dietro la nomina di “supermanager della Provincia” di Giovanni Di Pangrazio da parte di Angelo Caruso, appena eletto presidente della Provincia, ci sia una qualche forma di compensazione politica.
“Giovanni Di Pangrazio è un dipendente dell’amministrazione provinciale dell’Aquila ed in quanto tale ritengo assolutamente giusto che vengano garantiti tutti i suoi diritti di lavoratore” dice Gerosolimo che aggiunge “riguardo poi al decreto firmato dal neo presidente Angelo Caruso, relativamente a specifiche funzioni attribuite allo stesso Di Pangrazio, sono certo che a stretto giro il neo presidente della Provincia, come peraltro già annunciato da lui, si confronterà con la sua maggioranza per meglio definire funzioni e ruoli, oltre ovviamente per attribuire le deleghe ai neo eletti consiglieri provinciali”.
Una scelta di carattere meramente amministrativo quella di Caruso secondo Gerosolimo, del tutto in linea con il ritorno negli uffici della Provincia di Di Pangrazio – di cui è dipendente – dopo la sconfitta elettorale subita ad Avezzano.
Alla domanda se c’è stato un accordo con Di Pangrazio per candidare Roberto Giovagnorio – assessore del comune di Tagliacozzo, politicamente molto vicino a Di Pangrazio – nelle liste di “Provincia Unita”, l’assessore Gerosolimo smentisce seccamente “Giovagnorio è un esponente del Pd ed ha scelto liberamente di candidarsi con noi, andrebbe chiesto a lui il perché di questa scelta mentre per quanto riguarda Di Pangrazio, io non l’ho incontrato”.
Dichiarazioni che allontanano ogni ipotesi di accordo dunque, in attesa che le prossime scadenze elettorali rimettano in moto le truppe e scoprano ufficialmente tutte le carte.
Savino Monterisi
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