L’ora è in procinto di scoccare e le lancette del pendolo sono state spaventosamente accelerate dal gas (lo stesso che oggi è tornato a circolare anche dall’Austria, come affermato da Gazprom). Potrebbe arrivare nel tardo pomeriggio* l’ok ufficiale alla costruzione del metanodotto Snam, passante per Sulmona, che avrà il compito di indirizzare fino all’Umbria il combustibile fossile proveniente dall’Azerbaijan e dall’Africa.
L’indizio, o meglio la prova, è l’invito arrivato al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, per partecipare alla riunione del Consiglio dei Ministri in programma nel pomeriggio di oggi, che all’ordine del giorno reca ‘Costruzione ed esercizio dell’opera denominata metanodotto Sulmona-Foligno’. Nove parole taglienti come lame per gli abitanti di Sulmona. Affilate come coltelli per quei comitati che hanno visto quindici anni di battagli svanire in una nuvola di gas. E’ comunque probabile che Marsilio si recherà a Palazzo Chigi anche solo per iniziare i discorsi relativi al metanodotto, con l’ok alla realizzazione dell’opera che a quel punto slitterebbe giusto di qualche settimana.
Qualora dovesse arrivare in giornata il via libera, esso sarà dettato dalla necessità impellente di un’opera che verrà ultimata nel 2027 e che, a rigor di logica, si prospetta vitale qualora il conflitto tra Russia e Ucraina durasse altri cinque anni. Roba da questione palestinese, insomma. Il gasdotto, comunque, cesserà la propria vita nel 2050. Quando l’Europa, come riportato tra gli obiettivi della Comunità, sarà totalmente indipendente dal gas e ogni altro combustibile fossile.
*(aggiornamento ore 20,15)
Il Consiglio dei Ministri ha approvato questa sera all’unanimità la proposta del ministro Roberto Cingolani di approvare con decreto il progetto Snam, superando in questo modo la mancata intesa. Si tratta dell’atto finale del gasdotto a cui è collegata anche l’infrastruttura della centrale di spinta di Case Pente, già autorizzata nel 2018 e che attendeva solo la chiusura della procedura autorizzativa del “tubo” che dovrà servirla.
Il presidente Marsilio in Consiglio dei Ministri ha rappresentato le istanze provenienti dal territorio e le criticità che sono state espresse nel tempo, ripercorrendo il lungo e travagliato iter di quest’opera. Al termine dell’incontro ha chiesto al governo, e per tramite del governo alla Snam, di assumere tutte le necessarie misure compensative a seguito della realizzazione dell’opera.
“La Regione Abruzzo prende quindi atto della scelta del governo italiano – si legge in una nota di Marsilio -, secondo il principio di leale collaborazione istituzionale, e si adopererà per facilitare il rapporto con il territorio, anche con suggerimenti tesi a mitigare l’impatto dell’opera”.
..Tutto sto casino per poi dismettere il tutto nel 2027? Roba da pazzi. Solo a Sulmona ci potevamo fare prendere per il culo in maniera così plateale. Perso per perso, almeno vendiamo cara la pelle. Immagino(spero),che l’amministrazione comunale
abbia un piano B nel cassetto. Richiedere ristori “adeguati” al danno arrecato..
Non sai leggere. Viene ultimato nel 2027. Il 2050 lo ha citato il redattore che pensa veramente che nel 2050 non si useranno combustibili fossili.
caro John è ancora peggio di quello che hai scritto!
passi la piccola confusione delle date dal lettore, ma non può passare il grave errore di chi ha scritto l articolo
premesso che il metanodotto può trasformarsi in altre soluzioni tecnologiche (idrogeno, acqua, ecc) l Europa NON HA MAI DETTO DI NON USARE IL METANO ENTRO IL 2050
Nella legge europea sul clima, l’Unione Europea si impegna a raggiungere il traguardo della neutralità carbonica, le cosiddette “emissioni zero”, entro il 2050. Le emissioni zero (o neutralità carbonica) consistono nel raggiungimento di un equilibrio tra le emissioni e l’assorbimento di carbonio. Quando si rimuove anidride carbonica dall’atmosfera si parla di sequestro o immobilizzazione del carbonio
Esempio? puoi bruciare metano con l emissione di 10 tonnellate di co2 basta che assorbi 10 tonnelate fi co2 dall aria!
poi la data del 2050 è un obiettivo, non un obbligo!
dovrebbe essere un esempio per altri stati che non stanno facendo nulla per il clima.
I tre maggiori emettitori di CO2 sono:
La Cina, con 9,9 miliardi di tonnellate di CO2 emesse, in gran parte dovute all’esportazione di beni di consumo e alla forte dipendenza dal carbone;
Gli Stati Uniti con 4,5 miliardi di tonnellate di CO2 emesse;
L’India con 2,3 miliardi di tonnellate di CO2 emesse.
il mondo, la terra, la nostra GEA è UNICA.
L Europa, da sola, può solo dare l esempio, NON PUÒ RISOLVERE IL PROBLEMA DEL CLIMA
Ecco la transizione ecologica di sto par di ciufoli ! Marsilio da tempo remava contro … non dimentichiamocelo !
…. Grazie alla guerra in Russia hanno accelerato l’iter … ma si sarebbe fatto comunque … figurati se 25 mila anime contano qualcosa … inutile dare la colpa a tizio o caio …. Adesso bisogna battere i pugni e chiedere adeguate “misure compensative”
https://www.corriere.it/economia/consumi/22_giugno_14/draghi-israele-l-accordo-avere-gas-mediterraneo-dal-gasdotto-eastmed-poseidon-d95fc028-ebb3-11ec-bc3d-65cd45fb31f1_amp.html
https://www.milanofinanza.it/news/tap-il-raddoppio-e-piu-vicino-2579158
https://www.eni.com/it-IT/tecnologie/sistemi-cattura-diretta-co2.html
Prendo atto della svista, ma il problema resta. La guerra è persa, pertanto invece di perdere tempo in polemiche inutili e fuori tempo massimo, ci si dia da fare per farci indennizzare in maniera congrua.