L’obiettivo della commemorazione ai defunti è quello del ricordo, ma quella di oggi al cimitero di Sulmona verrà ricordata come la processione delle gaffe e delle liti. La prima dovuta, si giustificano dal Comune, ad un “problema di comunicazione” tra palazzo San Francesco e il fornitore della corona di fiori che doveva essere deposta in apertura di manifestazione al cimitero. Dopo aver percorso in lungo tutta Sulmona, però, tra l’imbarazzo generale ci si è accorti che la corona non c’era. Un ritardo del fioraio, dicono alcuni, un ordine persosi tra le carte del Palazzo sostengono altri. Fatto è che, non senza imbarazzo, tra fasce istituzionali e autorità religiose, la processione ha dovuto tirare dritto fino al palco allestito per celebrare la messa. Solo dopo la cerimonia religiosa, i cori e le preghiere, infatti, l’omaggio ai defunti è giunto a destinazione e il sindaco, ormai al buio, ha potuto deporre la corona.
Se si vuole anche più grave è stata la lite tra le due Confraternite, quella della Santissima Trinità che organizza la processione e quella di Santa Maria di Loreto che avrebbe dovuto parteciparvi come è sempre accaduto. Arrivati all’altezza della chiesa dell’Annunziata, dove i Lauretani si sarebbero dovuti unire al corteo partito dalla Trinità, però, le casacche verdi sono state bloccate, “anche in modo brusco e violento – spiega il priore della Tomba, Sandro Di Paolo – ci è stato impedito di portare i nostri fanali, quattro in tutto, all’interno della processione. A quel punto per difendere anche l’onorabilità della nostra confraternita abbiamo deciso di ritirare anche le nostre corone e di non partecipare alla manifestazione”. Una tradizione interrotta e uno sgarbo tra due istituzioni religiose che lascia perplessi. I fanali dei Lauretani all’interno della processione del primo novembre era stata introdotta dal vescovo Spina una decina di anni fa, proprio per rinsaldare il corpo unico della Chiesa. “Da allora noi ci siamo sempre per rispetto presentati all’appuntamento oltre che con le corone che ci sono sempre state – continua il priore – anche con i fanali. Nessuno ci ha comunicato questo cambio di protocollo e procedura”.
Domani si svolgerà sempre al cimitero, nel Parco delle Rimembranze, la manifestazione in onore dei caduti e il 4 novembre, a piazza Tresca, quella ai caduti di guerra. Fiorai e confratelli sono avvertiti.
Che squallore…..senza parole
A parte tutta la disorganizzazione del trasporto della corona, lo svolgimento della deposizione al ritorno è stata piuttosto suggestiva in quanto quelle condizione di luce bassa esaltavano ancor di più le luci calde dei fanali. Sinceramente non scarterei l’idea di farla al ritorno della Processione, sempre che questioni di protocollo e rispetto non lo vietino.