Gabriele Gravina è stato eletto presidente della Figc, non era difficile prevederlo visto che era l’unico candidato, era invece interessante vedere con quale tipo di consenso sarebbe stato consacrato. Sì perché Gravina arriva a capo della Federcalcio in uno dei momenti più duri per il calcio italiano, dopo continui strappi fra le parti che lo hanno portato a ben undici mesi di commissariamento. Con la mancata qualificazione della nazionale italiana al mondiale in Russia poi, il nostro calcio ha toccato il punto più basso degli ultimi decenni,ben lontano dai “pooo-po-po-po-po-po-pooo” di Berlino 2006.
Gravina invece porta una ventata di aria fresca in Federcalcio, parlando di gioco di squadra e attenzione anche alle donne e al calcio femminile, è stato eletto alla prima votazione con una maggioranza bulgara, quasi l’unanimità, il 97% dei voti segno che le sue motivazioni hanno colpito il bersaglio. Dopo l’appoggio annunciato da Serie A, B, Lega Pro della quale è stato presidente, degli allenatori, degli arbitri e dei Dilettanti infatti, è arrivato stamattina anche quello dell’Aic – Associazione italiana Calciatori – che con il presidente Damiano Tommasi, ha sciolto le riserve a favore di Gravina poco prima del voto facendo presagire la possibilità di elezione in prima convocazione con una maggioranza pesante.
Dopo undici mesi il complesso mondo del calcio italiano torna quindi ad avere una guida. Gravina, esperto uomo del mondo del pallone, capace a suo tempo di portare il Castel Di Sangro in Serie B, ha le idee chiare: in primis la riforma della giustizia sportiva, poi misure a riguardo della sostenibilità dei club e della candidatura italiana a Euro 2028, attraverso la quale si potrebbe provare a riqualificare i nostri stadi, in larga parte strutture ormai desuete e incompatibili con il calcio moderno.
Un sulmonese di adozione a capo del calcio italiano, una grande sfida davanti, ma la voglia e l’ambizione di provare a cambiare le cose, in meglio ovviamente.
Grazie Gabriele Gravina per la visibilità che regali a questa nostra città. Ne abbiamo bisogno. Grazie ancora ed in bocca al lupo.