Le fiamme sono state appiccate poco dopo le 2:30 di questa notte, un incendio doloso che ha divorato in pochi minuti l’auto della figlia del sostituto procuratore della Repubblica Aura Scarsella. Una Peugeot 107 parcheggiata proprio davanti casa della madre del magistrato dove la figlia della Scarsella vive con il proprio compagno e la nonna.
Un gesto inquietante di per sé che, però, a differenza dei tanti roghi appiccati alle auto nella zona, l’ultimo esattamente un mese fa in via Avezzano, questa volta apre interrogativi diversi.
Gli inquirenti, il procuratore capo Giuseppe Bellelli che coordina l’attività investigativa della polizia di Sulmona, non escludono infatti nessuna pista.
Perché l’incendio potrebbe essere sì l’ennesimo gesto di un piromane, ma non è escluso che possa avere collegamenti con l’attività investigativa che la dottoressa Scarsella sta portando avanti, non ultima quella relativa alla morte del generale Guido Conti.
Nel caso dei misteri, quello del suicidio del 17 novembre, nulla è, né può essere escluso.
La polizia indaga tuttavia anche su eventuali inimicizie della figlia del magistrato e del suo compagno, anche se non sembrano esserci motivi di liti nella storia privata dei due, se non una diatriba per la presenza di gatti nel quartiere che sarebbero in parte stati decimati nelle ultime settimane.
Un po’ poco, a dire il vero, per giustificare un gesto che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi: le fiamme si sono alzate infatti rapidamente su tutti e tre i piani del palazzo in via Pola, annerendolo e costringendo i residenti ad un brusco risveglio. Solo l’intervento rapido dei vigili del fuoco, allertati dal compagno della proprietaria dell’auto, ha impedito che le fiamme si propagassero in una zona molto pericolosa della palazzina quella cioè nella quale si trovano le caldaie. Nel rogo è rimasta danneggiata anche una utilitaria che era parcheggiata lì vicino, mentre la Peugeot è andata completamente distrutta.
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