La presa di distanza dell’Udc e in qualche modo di Forza Italia, improvvisa e per certi versi inaspettata, soprattutto dopo aver messo in calce la firma al documento che indicava in Luca Tirabassi il candidato sindaco del centrodestra, lascia supporre che alla corsa per la carica di sindaco correranno almeno in tre. Insomma, il terzo polo che sembrava a questa tornata saltato per il venir meno “dell’elemento di disturbo” dei civici, assumerà probabilmente nuove forme, fosse anche costretto, qualcuno, a rinunciare alla bandiera e al simbolo.
Sta nelle cose e nei giochi della politica, certo. Un sistema di equilibri a cui il candidato Tirabassi dovrà abituarsi, se vorrà sopravvivere ad un mondo che non ha mai frequentato direttamente e un’area politica che, almeno per tradizione familiare, non gli appartiene.
Sul presidente dell’ordine forense, la cui autorevolezza e statura morale non si discute, è scesa ieri sera la prima vera scarica del fuoco amico: non tanto per quel tirarsi fuori dei centristi che in termini di voti bisognerà verificare nella consistenza, quanto perché i motivi del distinguo sono polvere da sparo per una campagna elettorale che sta caricando proprio in queste ore le polveriere.
Il fatto che la sua candidatura sia stata cioè palesemente calata dall’alto, è un segno di debolezza della classe dirigente dei partiti del centrodestra locale da una parte e, dall’altra, fa scendere l’ombra dell’uomo controllato sullo stesso candidato. Un’arma a doppio taglio che può diventare letale se non si ha pratica nel maneggiare i gruppi di interesse in città e, soprattutto, se non si ha un gruppo fidato alle spalle che supporti l’attività del sindaco non solo in consiglio, ma nell’amministrazione quotidiana. La filiera istituzionale, salutata con abbracci e baci ieri con il sottosegretario Delmastro Delle Vedove per l’annuncio del salvataggio dei tribunali, potrebbe non essere sufficiente, insomma, quando si tratterà, nel caso vinca le elezioni, di capire perché i lavori pubblici si bloccano, gli appalti si sbagliano, le carte non girano. O ancora, nel peggiore dei casi, perché da un giorno all’altro qualche consigliere se ne va perché non hanno pulito l’erba davanti casa sua.
Lo sa bene il centrosinistra che ieri ha raffreddato la corsa al candidato dopo l’annuncio del centrodestra: “Stiamo lavorando prima di tutto sul programma e sul progetto politico – spiega il segretario Pd Diego Bucci – crediamo che ci sono molti punti del programma dell’amministrazione uscente da portare a termine e altri da rimodulare, anche in base a colui o colei che sarà candidato a sindaco. Non abbiamo fretta, perché siamo consapevoli, a nostre spese, che prima ci vuole una condivisione della visione della città”. Per martedì prossimo, però, potrebbero arrivare i primi nomi o forse il nome del candidato di coalizione, su cui restano le bandiere di Pd, Italia Viva, 5 Stelle, Sinistra Italiana e Sbic, “con aperture anche a diverse realtà giovanili – dice Bucci che, poi, carica la polveriera -. Una cosa è certa: il candidato sarà un nostro candidato, non imposto da nessuno, ma scelto dalla base. Abbiamo bisogno di una classe dirigente autonoma e consapevole, non di amministrazioni eterodirette”.
Ma la sinistra, locale e nazionale lo vu capi che è fenit, non se la fila chiù nischun, sinistri avete perso , mettevel in cape!!! Come diceva il grande Totò, rassegnatevi !!!
Però caro Pippo purtroppo per voi le elezioni in democrazia si usano ancora per stabilire che governerà una città una regione e un paese. Non siamo ancora tornati al regime per cui basta un commento o la convinzione di alcuni simpatizzanti , per stabilire chi governerà serviranno sempre delle elezioni piaccia o meno e le elezioni prima di darle per vinte bisogna vincerle. E qualcuno da quelle parti ricorda benissimo che elezioni vinte si possono anche perdere. E come diceva il grande Totò “Dove l’ignoranza urla, l’intelligenza tace. È una questione di stile: signori si nasce.”
Il signor Pippo ha forse fatto affermazioni con le quali mette in discussione la libera espressione del voto democratico?
Non mi pare..
No però con la sua affermazione indirettamente dice che la sinistra ha già perso lasciando intendere che vincerà sempre la destra. Peccato però che esistono le elezioni non basta un commento a decretare chi governerà una città. Ognuno può pensarla come vuole ma appunto ognuno può rispondergli come vuole anche ricordandogli che putroppo per lui non basta la sua opinione a decretare chi vincerà. Non esistono vincitori a prescindere, come diceva Totò
Ognuno dovrebbe rispondere coerentemente a quanto effettivamente dichiarato dagli altri commentatori senza l’uso di filtri interpretativi del tutto personali.
Ognuno risponde quel che vuole e secondo di come interpreta ciò che uno scrive e onestamente quello scritto si presta a tante interpretazioni che non spetta a lei stabilire quale è lecita e quale no… capisco che si fatica a capire che siamo ancora un paese libero ma è ancora così
Eccerto aboliamo le elezioni tanto scrive Pippo la sinistra è finita e il webbe è sacro. La prossima proposta è votare la destra per alzata di mano, anzi per saluto romano….
Siete fantastici vedete il mondo al contrario sarà l’effetto Piazzale Loreto
Caro Pippo, la destra nelle politiche 2022 ha preso poco meno di 13 milioni di voti su 46 milioni di elettori attivi. Questo significa che il 72 per cento degli elettori italiani NON ha votato la destra. Quindi di certo non rappresentate l’Italia, per fortuna. Quello che non capite é che quelli che non sono andati alle urne non voterebbero mai quel carrozzone di analfabeti della destra.
Quindi, hai poco da stare allegro, anche perché se veramente l’Italia fosse di destra, quelli come te starebbero a pulire i cessi.
Ps il commento viene dal sito attribuito al volte che si vede ma non sono io che l’ho scritto
La sinistra qui a Sulmona non è affatto finita,come in dialetto forse per essere piu comunicativo,dice Pippo.E questo dà molto fastidio a coloro che pensano di aver già vinto.Piuttosto c’è una gran voglia di farla pagare a certi personaggi per non aver voluto,insieme ad estranei della zona,che si andasse avanti con progetti ben avviati per il bebe della nostra città. I cosiddetti giochi politici non ci interessano affatto,sembra piuttosto una guerra tra poveri da cui Sulmona uscirà sconfitta,come al solito.La presenza di Del Mastro a Sulmona? Che c…lo!
E.C.Per il bene della nostra città
Tranquillo Pippo.
Di sulmonesi che amano davvero la propria città e decidono di votare seguendo SOLO questo criterio ce ne sono ancora tanti.
E altri, si renderanno conto che prima degli ordini di partito, prima di “valutazioni” di altro tipo, viene sempre il BENE della città e di conseguenza, di TUTTI, quelli che ci vivono.
Non è difficile da capire.
Io non ho mai votato a sinistra ma… Questa volta….. e jon trovano un candidato di profonda cultura politica…. andrò al mare…
Apprezzabile l’onestà intellettuale.
Sono Meloniano MA NON VOTERO CENTRODESTRA se ci sono dentro i CIVICI
Egregio Giacomo, la libertà non è in discussione in questo paese come riconosce anche lei, quindi non è neanche in discussione il mio diritto di critica, non crede?
E poi stia sereno, non sta a me “stabilire” se le varie interpretazioni siano o meno lecite; lei è completamente fuori strada.