Fumo in discarica, scatta l’allarme ma è vapore acqueo

Una nuvola di fumo sprigionata nell’aria ha messo in allarme questa notte un cittadino di Sulmona. Il problema stava nel fatto che questa nuvola era sprigionata da un cumulo di rifiuti, posti fuori dall’impianto Tmb di Cogesa. Se all’inizio lo stesso ha pensato ad un principio d’incendio, l’impressione è stata subito confutata giunto sul posto, quando si è reso conto che questa veniva sì sprigionata dai rifiuti, ma non c’era alcuna fiamma. Accade infatti che i cumuli di rifiuti trattati e non, a contatto con l’atmosfera ed in particolare con l’ossigeno sviluppano reazioni chimiche producendo calore. Calore che a contatto con l’aria umida della notte si trasforma in vapore e si disperde nell’aria.

La versione è confermata dall’azienda che rassicura sostenendo che il cumulo di rifiuti dal quale si sprigionava la nuvola di vapore era cosiddetto “sovvallo” ovvero materiale inerte che resta dopo il trattamento del rifiuto indifferenziato nel tmb. I rifiuti indifferenziati nel tmb vengono trattati e stabilizzati e lo scarto inerte spesso produce calore. I rifiuti caldi a contatto con l’atmosfera hanno generato dunque il vapore acqueo. Vapore che spiegano da Cogesa non produce cattivi odori in quanto quel tipo di rifiuti sono già lavorati e stabilizzati. Un fenomeno del tutto normale, concludono dall’azienda.

Resta alta l’attenzione attorno a Cogesa, visto il clima non pacificato che durante l’estate ha visto i cittadini – organizzati in un comitato – contrapposti all’azienda che gestisce la discarica e smaltisce i rifiuti, a causa del cattivo odore che veniva sprigionato dall’impianto tmb. Arta e Asl hanno rassicurato i cittadini riguardo la qualità dell’aria nella zona, quest’ultimi però non sono affatto rimasti soddisfatti dalle rassicurazioni.

Savino Monterisi

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