Era fuggito in carrozzella dall’ospedale di Sulmona dove era stato ricoverato a seguito di un incidente. Da via Mazzini a piazza Carlo Tresca sulla “due ruote” passando davanti agli occhi sbalorditi dei “navigatori” delle vasche di corso Ovidio. Qui, poi, per il troppo dolore ci aveva ripensato e aveva chiamato il 118 per farsi venire a prendere.
E’ una storia che sembra uscita da un film quella di Luigi Pascale, 38enne di Roma, condannato ieri dal tribunale di Sulmona a tre anni e quattro mesi di reclusione e a una multa di 800 euro.
I reati contestati, in verità, erano molteplici: furto aggravato, ricettazione, sostituzione di persona e utilizzo indebito della carta di credito.
L’uomo, il 27 luglio del 2022, infatti, aveva rubato prima una moto, poi una Fiat Panda con la quale, sotto effetto di sostanze stupefacenti (la polizia gli aveva trovato del metadone) si era andato a schiantare contro il cancello di una villetta di via Pola, dopo aver sbattuto contro un marciapiede sulla circonvallazione orientale e aver attraversato via Fiume a tutta velocità.
Soccorso dai passanti e poi dalla polizia municipale (che aveva trovato in auto il metadone), era stato trasferito quindi in ospedale dove, dopo gli esami tossicologici (risultati positivi) si era dato alla fuga, contando di farla franca grazie al nome falso che aveva dato poco prima ai poliziotti.
Il dolore per le fratture rimediate nell’incidente, non gli hanno lasciato però altra scelta che “arrendersi”. Ieri, per lui, è arrivato anche il conto della giustizia.
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