Temperature proibitive all’interno dell’officina della Magneti Marelli questa mattina, caso non isolato, a dire il vero, ma che oggi con l’irrigidimento della stagione ha fatto sentire agli operai tutto il peso del freddo. Nonostante le lettere del sindacato che già il 5 e il 18 novembre segnalavano all’azienda il malfunzionamento degli impianti di riscaldamento, non si è arrivati a creare condizioni accettabili di lavoro in fabbrica.
Per questo oggi i sindacati, Fim-Fiom-Uilm, hanno proclamato cinque giornate di sciopero a cadenza settimanale, per otto ore (turno 6-14) a partire dal prossimo 2 dicembre.
“Gli Rls e le Rsu hanno denunciato più volte la situazione all’interno dell’officina, ma a quanto pare le nostre istanze sono risultate vane – scrivono i sindacati -. Denunciamo inoltre il fatto che l’azienda, guarda caso, ha lasciato a casa tutti gli Rsu/Rls sul turno di mattina, senza permettere agli stessi di poter monitorare la situazione e magari intraprendere delle decisioni in merito”.
Un clima, in tutti i sensi, proibitivo, insomma, all’interno della fabbrica sulmonese, causato secondo i sindacati da “una gestione mediocre” dello stabilimento, dove ai problemi della cirsi dell’automotive si sono aggiunti quelli dell’impianto di riscaldamento. Un autunno caldo, insomma, anzi freddo, freddissimo.
Nella ex Campari la differenza tra dentro e fuori non esiste.anzi a volte fa più caldo fuori a gennaio che dentro