Fratelli non dei Parchi: attacco della destra alle aree protette. Fina: “Profonda preoccupazione”

(ph. Virtùquotidiane)

Che il rapporto tra la destra e le aree protette non fosse idilliaco, si sapeva e, d’altronde, il presidente della Regione Marco Marsilio lo aveva detto in campagna elettorale e ribadito durante il mandato con la riduzione forzata dei confini del Parco Sirente-Velino. L’affondo da parte di Fratelli d’Italia è diventato però più evidente l’altro giorno, quando l’eurodeputato meloniano Sergio Berlato, intervenuto in videoconferenza in un incontro all’Università dell’Aquila, ha parlato di “approccio ideologico liberticida” riferendosi agli ambientalisti.

“Bisogna andare oltre vincoli al giorno d’oggi incomprensibili e bisogna cambiare atteggiamento anche di fronte la fauna selvatica – ha detto l’eurodeputato -. C’è una narrazione che vuole il lupo come animale mansueto, buono, addirittura vegano, quando la sua presenza va regolamentata per non danneggiare quelle attività che possono garantire economia, occupazione”.

Affermazioni che non hanno tardato a suscitare la dura reazione di chi nelle aree protette ci ha sempre puntato: “L’attacco è talmente diretto e profondo da suscitare profonda preoccupazione, tanto più perché Fratelli d’Italia controlla l’intera filiera di potere dalla Regione fino al governo nazionale – commenta il senatore Pd, Michele Fina -. I parchi sono un’eccellenza dell’Abruzzo, regione verde d’Europa, fonte di sviluppo turistico e luoghi in cui sperimentare un diverso rapporto tra uomo e natura. Assistiamo quotidianamente ad arretramenti sulle politiche di contrasto al cambiamento climatico e tutela ambientale, ora addirittura si chiede l’abolizione delle aree protette, quando in realtà dovremmo aumentarle. Questo è il vero volto della destra”.

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