Sarà una riunione con gli iscritti del circolo e i vertici regionali a sciogliere il nodo della polemica innescata nei giorni scorsi dall’ex sindaco Fabio Federico nei confronti dei suoi ormai ex compagni di Fratelli d’Italia (anche se Federico formalmente non vi è stato mai iscritto) Mauro Tirabassi e Mariella Iommi, rei di partecipare ad una maggioranza che fa riferimento ad un assessore regionale di centrosinistra – Andrea Gerosolimo. A dichiararlo al Germe è Etelwardo Sigismondi, coordinatore regionale di FdI: “Le determinazioni di carattere locale nel nostro partito sono lasciate ai territori, ad ogni modo nei prossimi giorni ci sarà una riunione in città che affronterà la questione della partecipazione alla giunta Casini. Fino a quell’occasione quindi non avremo dichiarazioni ufficiali da fare”.
L’ex sindaco Fabio Federico ha annunciato il suo ingresso in Noi con Salvini, transitando nel partito del leader leghista come hanno già fatto a livello nazionale due big della destra, Storace e Alemanno. A far maturare questa decisione è stata la risposta data da Tirabassi e Iommi: un secco “no” alla richiesta di Federico di scaricare la Casini. In ballo però c’è la scadenza elettorale delle politiche di marzo e il rischio di restare schiacciati da un’amministrazione che non sta lasciando il segno – almeno quello positivo – in città, è grosso.
“Tutti i nodi vengono al pettine” si potrebbe sintetizzare così l’anomalia del circolo sulmonese di FdI. L’alleanza con le forze che sostenevano la Casini – in gran parte di centrosinistra – era frutto di un salto ideologico particolarmente acrobatico che però sta esaurendo la sua spinta proprio a causa della deludente esperienza amministrativa. Va bene il “patto per il bene della città”, “l’accordo di governo”, “il civismo” e chi più ne ha più ne metta, ma alle prossime elezioni qualcuno i voti per il partito dovrà pur chiederli e con il vento in poppa per il centrodestra la situazione sulmonese potrebbe andare in controtendenza.
Gli ex An del resto in città hanno sempre un buon radicamento: un circolo ben nutrito di iscritti, alle elezioni ottenevano sempre buoni risultati e per anni hanno eletto consiglieri comunali arrivando fino, nel massimo della propria ascesa politica, ad eleggere un loro esponente come sindaco, Fabio Federico, seppur sotto il simbolo del Popolo delle libertà. L’amministrazione Federico però – terminata anticipatamente a pochi mesi dalla scadenza naturale a causa di una rottura – lasciò i segni sulla coalizione di centrodestra e anche se per anni nel Pdl avevano convissuto ex di Forza Italia ed ex di Alleanza Nazionale, alle elezioni comunali del 2013 si candidarono separatamente, come se quella fusione a freddo voluta all’epoca da Berlusconi e Fini non fosse mai avvenuta. La divisione delle forze sul campo comportò la vittoria del centrosinistra che governò per tre anni con Ranalli e poi cadde nel febbraio 2016.
A quel punto l’esperienza delle passate amministrative avrebbe dovuto essere d’esempio per il centrodestra cittadino invece qualcuno stava già lavorando sotto traccia. Era Andrea Gerosolimo, che in Regione strinse un patto d’acciaio con Paolo Gatti – già esponente di FdI – e riuscì a portare nella sua coalizione cittadina una parte degli ex An sotto la lista Alleanza per Sulmona. Ma i rimescolamenti in politica hanno sempre dei tempi ben cadenzati e anche alle “grandi coalizioni” prima o poi qualcuno chiede il conto.
Savino Monterisi
Commenta per primo! "Fratelli d’Italia, vertice sull’appoggio all’amministrazione Casini"