Su quel podio, nell’olimpo dei fotoreporter, c’è salito eccome, con il suo lavoro “Lives in Limbo” ha agguantato il terzo posto nella finale del World Press Photo 2018, nella categoria General News Stories. Francesco Pistilli, ex liceale sulmonese, pochi giorni fa, prima della premiazione ad Amsterdam, non aveva nascosto l’emozione e l’importanza di quel riconoscimento che tanti fotografi e reporter sperano un giorno di ricevere, parliamo di un titolo mondiale, il suo sogno nel cassetto, lo stesso che aveva confidato alla nostra redazione che ha seguito il percorso di Francesco tanto da essere considerata in quest’avventura suo “portafortuna”.
A catturare la giuria internazionale del prestigioso premio sono stati 10 scatti che parlano di vita, sofferenza, ricerca e resistenza in quel Limbo, la Serbia fredda sottozero, la povertà dei migranti costretti ad un lungo cammino dopo la chiusura della rotta balcanica, storie e sguardi di vita immortalati da Pistilli.
Classe 1982 sul pezzo tra cronaca, reportage, documentari, fotogiornalismo dal 2007 le foto-storie che raccontavano l’esistenza all’interno di un manicomio in Argentina, il suo obiettivo non si è più fermato catturando in terre diverse e lontane scatti che parlano di plurali prospettive: sociale, politico, ambientale.
Ha collaborato con i più grandi quotidiani e magazine al mondo: Time, New York Times, Bbc news, le Magazine du Monde, L’Espresso, Internazionale, Repubblica, Corriere della Sera.
Il freelance sulmonese in giro per il mondo tra aerei, storie e obiettivi puntati, sul podio internazionale ha portato anche un pezzo della sua città e il supporto di tanti peligni che hanno fatto il tifo per lui.
Anna Spinosa
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