Sabato 19 ottobre alle ore 18 il Laboratorio d’arte MAW inaugura la mostra personale di Giorgio Bafile “Fotografie”, 20 immagini per altrettante “scritture” di un dialogo tra sguardo e realtà.
Sono gli esiti di un vagare eccentrico ed acuto gli scatti di Bafile, nei quali l’atto fotografico è prelievo di visione restituita in straniante composizione: il rompicapo di un gioco di impronte che affiora dalla neve, l’inatteso di un piccolo varco, la verità di una famosa icona metropolitana o di un paesaggio esemplare. “Un processo – dice Mariassunta Ciccarelli nel testo di presentazione – che può riguardare le forme, dove oggetti della realtà quotidiana, o oggetti architettonici, diventano elementi geometrici utili alla composizione dell’immagine, che dal reale scivola misteriosamente verso l’astrazione. Ma lo stesso processo può riguardare anche il colore, quando in una sua fotografia sono colti momenti fugaci in cui la luce e il colore creano combinazioni così forti e inusuali da colpire inevitabilmente l’occhio dell’osservatore per portarlo in uno spazio ‘altro’”.
La mostra è a ingresso libero e sarà aperta tutti i giorni fino al 26 ottobre dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 17,00 alle 20,00.
Giorgio Bafile è un musicista e docente di composizione. Dice di sé: “Sono un fotografo non fotografo, nel senso che non ho mai studiato fotografia, anzi per circa mezzo secolo ho fatto tutt’altro (mi sono avvicinato piuttosto alla musica che alle arti visive) e poi, quasi casualmente, ho iniziato a scattare, nel tempo libero. Nel fotografare mi lascio guidare dal piacere, dalla suggestione del momento, nella convinzione che le cose devono parlare per quello che sono, e non per quello che l’interpretazione vuole che siano. Fotografo soprattutto in viaggio, perché quando viaggiamo lo spirito è più libero e gli occhi più aperti”.
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