Risorse per l’innovazione, la digitalizzazione, la ricerca, il miglioramento delle competenze della forza lavoro e l’inclusione sociale. Sono quelle messe a disposizione dal FESR e dal FSE+ 2021-2027, 1 miliardo e 87 milioni di euro di cui 681 milioni destinati al FESR Abruzzo e 406 al FSE+ per massimizzare l’impatto degli investimenti sul territorio coinvolgendo enti locali, ministeri e attori territoriali. Cifre emerse nel corso della riunione del Comitato di sorveglianza dei Fondi europei che all’auditorium del Gran Sasso Science Institute dell’Aquila ha visto confrontarsi il rapporteur Fesr Arturo Polese, il dirigente del Dipartimento politiche della coesione Dora Di Francesco, l’assessora regionale alle attività produttive Tiziana Magnacca e il sottosegretario Daniele D’Amario.
“L’Accordo per la Coesione 2021-2027 ci consentirà di dare un grande impulso già nel 2025 all’attuazione dei programmi comunitari” ha spiegato D’Amario ricordando che “la giunta regionale, attraverso il Piano di Attuazione degli Interventi, ha già approvato le schede per la realizzazione di progetti provenienti dai diversi dipartimenti regionali”. Nell’ambito del Programma FERS, ha dichiarato il sottosegretario “abbiamo già destinato 80 milioni di euro al sistema produttivo della nostra Regione con due bandi competitività ed innovazione per sostenere le piccole e medie aziende anche delle aree interne dell’Abruzzo”. Per il Programma FSE+ oltre ai numerosi interventi già avviati, ulteriori e importanti azioni saranno avviate nel 2025 ha affermato D’Amario ricordando come “abbiamo già dato continuità agli incentivi all’occupazione, soprattutto giovanile, sono in corso di realizzazione le azioni di sostegno agli Istituti Tecnologici Superiori (ITS) e per l’erogazione delle borse di studio universitarie”. Tanti i progetti da realizzare, dalle attività di Abruzzo Include 2 con il finanziamento di 10 Piani Integrati di Inclusione dedicati a soggetti con disabilità psichica e mentale al percorso dedicato ai voucher per l’alta formazione e alle esperienze lavorative extra regione da realizzare con le Università abruzzesi. Traguardi resi possibili, ha concluso D’Amario grazie alla “componente dell‘assistenza tecnica e al rafforzamento della capacitazione amministrativa, due segmenti trasversali determinanti per l’attuazione dei programmi.
A sottolineare la qualità del lavoro svolto dalla squadra regionale, l’assessora Tiziana Magnacca che ha ricordato come “la Regione Abruzzo ha lavorato con perizia e con capacità di cogliere le finalità degli avvisi per i quali sono stati utilizzati i fondi FESR. L’obiettivo è quello di continuare e a sostenere le nostre imprese affinché possano diventare sempre più competitive sui mercati globali”.
“Oltre 42 milioni per le Aree Urbane Funzionali e 39 milioni per le Aree Interne le risorse messe a disposizione per la realizzazione degli interventi e il supporto ai territori” ha dichiarato l’Adg Carmine Cipollone che non ha mancato di sottolineare come, a distanza di tre anni dall’avvio della programmazione 2021-2027, emerge “un quadro in linea con la media nazionale, con obbligazioni giuridicamente vincolanti avviate pari al 15,06% corrispondenti a 61 milioni su FESR e al 16% per circa 109 milioni su FSE+”. Grazie a un’intensa attività operativa e al supporto del Servizio Informatico, ha concluso Cipollone, è stato possibile inviare le certificazioni di spesa per entrambi i programmi, ottimizzando tempi e procedure. Sull’importanza dei fondi “per la messa a terra delle scelte strategiche che la Regione Abruzzo intende attuare per affrontare le difficoltà legate al calo demografico e alle attività produttive collegate all’automotive” si è espresso il rapporteur Arturo Polese che, per la programmazione 2014-2020, ha confermato l’assenza di criticità “poiché è stato raggiunto l’overbooking su entrambi i programmi”.
A conclusione dei lavori il Comitato di sorveglianza si è dato appuntamento al prossimo mese di marzo per l’eventuale ridefinizione della programmazione.
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