Fine dell’era Di Piero, i vertici del PD vicini all’ex sindaco: “Dimissionari vili e traditori”

Personalismi e tradimenti sono le parole che rimbombano con maggiore eco nelle ultime ore del 2024. A pronunciarle sono i vertici regionali del Partito Democratico, in riferimento alla caduta del sindaco di Sulmona, Gianfranco Di Piero, sfiduciato da nove consiglieri di minoranza che hanno firmato le proprie dimissioni. Un gesto “vile”, commentano i dem che rimarcano l’assenza di argomentazioni amministrative.

“Si abbandona la città con un tratto di penna su un foglio – evidenziano Daniele Marinelli, segretario regionale PD Abruzzo Francesco Piacente, segretario provinciale, Stefano Albano, candidato unico alla segreteria provinciale, Pierpaolo Pietrucci, consigliere regionale e il senatore Michele Fina-, arrivando all’epilogo di una stagione amministrativa caratterizzata da personalismi e tradimenti della fiducia dei cittadini”.

Una consiliatura che agli occhi degli stessi dem è stata caratterizzata da guerre intestine “per incarichi e poltrone”. Delle pretese personali che prima hanno aperto falle ne vascello di Di Piero, e poi hanno fatto naufragare ciurma e città. E neanche i gravi problemi di Cogesa e Marelli hanno soono bastati per fa cambiare rotta verso il bene comune.

“La gestione commissariale purtroppo non potrà adempiere con efficacia alla funzione per risolvere il problema occupazionale della Marelli sulmonese – commentano i dem – per la quale tutti i consiglieri comunali nella recente seduta straordinaria dedicata al tema si erano assunti un impegno solenne. Un tradimento nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori e della città intera, costretta a elezioni anticipate e a una campagna elettorale molto dura”.

Il sindaco Di Piero e la sua amministrazione in questi anni hanno affrontato con decisione le principali urgenze della città e proprio nei giorni scorsi era stata celebrata la storica riapertura del liceo classico chiuso da 15 anni. Tutto questo lavoro e questi risultati, riconosciuti e sostenuti dal consenso dei cittadini, hanno generato preoccupazione per gli ispiratori di questa crisi che, col favore delle tenebre, hanno barattato un oggettivo danno alla città con le proprie ambizioni di potere: la stessa sete di potere della destra di Marsilio che sta affossando la Regione Abruzzo, alleata con gli stessi cinismi e personalismi che stanno soffocando il territorio. In una fase delicatissima per la vita della città, i consiglieri dimissionari avrebbero potuto chiedere un dibattito in Consiglio comunale oppure attendere la discussione sul bilancio in programma nelle prossime settimane per chiarire con trasparenza i motivi della loro contrarietà. Hanno invece preferito le dimissioni di massa, un gesto di scarsa dignità politica che offende la città”.

14 Commenti su "Fine dell’era Di Piero, i vertici del PD vicini all’ex sindaco: “Dimissionari vili e traditori”"

  1. In regione negli ultimi 4 anni hanno perso dovunque e stanno ancora a parlare? Ancora a dare lezioni?

  2. Un tale, qui sopra, commenta con queste testuali parole: “In regione negli ultimi 4 anni hanno perso dovunque e stanno ancora a parlare? Ancora a dare lezioni?”
    Ditemi voi che commento è mai questo all’articolo soprastante, che probabilmente non è stato neanche letto dal lettore “Gigio”.
    Costui non è che uno dei tanti che si affacciano alle vicende del territorio non in modo equilibrato e razionale ma, al contrario, col proprio tifo da stadio.
    Se un tempo non c’era il suffragio universale e votava solo chi, tra i maschi, aveva un certo censo (ossia capacità e potere economico), forse ora bisognerebbe rimuovere il suffragio universale e riservare il voto solo a chi ha un certo Q.I. (quoziente di intelligenza) poiché è preoccupante che – cosiddetta “destra” o cosiddetta “sinistra” che sia – siano ammessi al voto persone che, magari da anni, hanno abdicato dall’uso dell’intelletto senza più alcuna capacità critica che non sia, per l’appunto, il tifo da stadio e il fanatismo politico.

    • Perfettamente d’accordo con Lei… Però i sig.ri Responsabe del partito dovrebbero chiedersi il perché delle faide interne che ormai da anni interessano la sezione di Sulmona ( vedi la guerra Nannarone/Casciani/Di Benedetto e non parlo di Proietti /Di Rienzo perché non si capisce la loro collocazione per finire alla vicenda Di Masci) e fare qualche riflessioni e non chiedersi perché la minoranza ha fatto cadere Di Piero! Cominciate quindi a capire cosa non va all’interno del PD che sarebbe quasi ora…

  3. Stavolta sono pienamente d’accordo con lei.

  4. Come farai abbindolare | 31 Dicembre 2024 at 08:09 | Rispondi

    Riapertura di una scuola a metà visto che sono senza palestra così come gli studenti del de nino morandi o gli studenti delle serafini lola di stefano. Evidentemente non sono bastati 16 anni

  5. Capacita' critica | 31 Dicembre 2024 at 08:25 | Rispondi

    Vede signor Mingaver?
    A questo punto è anche inutile spiegare…

  6. A questo punto per il bene della città mi auguro che la nuova amministrazione qualunque essa sia, riesca a creare sinergia, condivivisione di intenti e collaborazione con il resto delle zone interne abruzzesi l’aquila e Avezzano uscendo da questo assoluto isolamento che non le ha certo dato opportunità di crescita. Vedo le altre due città che viaggiano a velocità impressionante riuscendo a convogliare finanziamenti di ogni genere e noi invece stiamo a guardare a causa della nostra arroganza e presunzione di non avere rapporti con loro. Speriamo….

  7. SalviamoSulmona | 31 Dicembre 2024 at 10:08 | Rispondi

    Temo che la nostra città abbia esalato l’ultimo respiro. Pensare poi alla prossima competizione elettorale che significhera’ votare, per chi ci andrà, per un’altra cordata di cucuccill che avranno, a lume di naso, più o meno la stessa capoccia, ti dà il senso del destino segnato che avvolge questa, comunque,sempre meravigliosa città.

  8. La crisi dell’amministrazione Di Piero è iniziata subito dopo il responso elettorale.I vertici regionali, provinciali e nazionali che cosa hanno fatto per evitare rotture per trovare mediazioni e rafforzare un percorso politico di rinnovamento di cui la città ne aveva un estremo bisogno ?NIENTE.Lamentarsi ora e addossare responsabilità ad altri non serve a salvarsi l’anima.

    • Con quel risultato e l’unica vittoria del Pd in un comune medio grande da anni era a rischio un accordo tra marsicani e aquilani che a quel punto per non rischiare hanno preferito assecondare lo sfascio che avrebbe portato fuori dal partito soprattutto una persona per loro scomoda che stava emergendo, se ci avesse veramente tenuto al brutto sarebbero intervenuti con un commissariamento del circolo e forse avrebbero evitato questa fine

      • Ognuno crede a quel che vuole e ognuno reinterpreta la storia a proprio piacimento. Sulla vicenda della Nannarone qui molti di voi, leggermente schierati per lei, avete raccontato versione quasi mitologiche sul cui merito non serve entrare. Personalmente rimarrà una persona eletta anche grazie ai voti di un partito, e io sono uno che l’ha votata per questo, che poi da quel partito è uscita ha abbandonato la maggioranza facendo opposizione insieme a quelli contro i quali si era candidata, quindi tradendo se stessa, e con questi ultimi si è infine macchiata dell’infamia delle dimissioni. Questa la mia opinione e aggiungo non solo mia. Vedremo se alle prossime elezioni si candiderà, con chi si candiderà destra civici o chissà, e soprattutto quanti voti prenderà. Alla fine saranno questi fatti a decretare la vera storia di questa fine anticipata della consiliatura. Il resto sono solo narrazione e mitologia di uno sparuto numero di fans commentatori. Ps sul circolo pd mi permetto di dire che le sue magagne esistevano da prima così come molte persone c’erano da prima però a lei andavano bene lo stesso quindi il problema non erano loro o come facevano politica ma evidentemente ben altro. Manca poco alle prossime elezioni vederLa candidata con i civici e la destra a me non meraviglierebbe per nulla anzi

  9. Caro sindaco Di Piero ormai ex,per volontà di alcuni facinorosi,le esprimo tutta la mia vicinanza,mia e della mia famiglia.Le siamo profondamente grati per il lavoro da lei svolto a favore fella nostra comunità e di cui ora si incominciavano a raccogliere i primi frutti,a partire dalla restituzione ai nostri studenti del liceo classico della sua storica sede.Loro,i detrattori,sono stati e sono invidiosi di questo traguardo e stavano tramando perchè si evitasse che altri successi della sua amministrazione portassero il suo nome,minaccia insopportabile per le loro mire di potere. Ora hanno condannato la città a dover subire un lungo periodo di stasi,con un commissario prefettizio,rallentando progetti che stavano per essere realizzati,rifacimento delle strade cittadine, questione del Cogesa,scottante e dolorosa per tutti noi,contributo alla causa dei lavoratori della Marelli,continuazione della sistemazione di altre scuole cittadine.Di tutto questo loro sono gli unici responsabili,ritenendo più importanti i loro rancori e il loro astio,ma si sa: chi semina vento raccoglie tempesta.La invitiamo caldamente a continuare,anche sotto altra veste,a non abbandonare di occuparsi dei grossi problemi che affliggono Sulmona.Per noi sarebbe un grande sollievo.Grazie.Buon 2025

  10. C’era una volta Sulmona, non basterà più conquistare le poltrone ma sarà necessario amministrare una ex città, ormai decadente, che perde ogni anno decine di centinaia di cittadini, proponendo nuove prospettive in una visione molto più piccola. Auguri soprattutto a chi oggi festeggia, il malato è terminale.

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