“Il progetto era valido, ma forse meno le persone”: lo legge così, il Movimento 5 Stelle, il fallimento di Liberamente Sulmona che ha portato ieri allo scioglimento del consiglio comunale e alla chiusura anticipata della sindacatura Di Piero.
“L’amministrazione comunale di Sulmona ha pagato il prezzo di personalismi che si sono manifestati sin dall’inizio – scrive la senatrice pentastellata Gabriella Di Girolamo – Come Movimento 5 Stelle, abbiamo sempre dato il massimo del nostro contributo. Inizialmente con il consigliere Jacopo Lupi e l’assessore Attilio D’Andrea, e successivamente con il consigliere Angelo D’Aloisio e l’assessore Carlo Ciufelli, La nostra lealtà è stata un elemento di garanzia fondamentale per il progetto di rilancio della città di Sulmona”.
Un rilancio che secondo i 5 Stelle stava dando ora i suoi primi risultati “nonostante le difficoltà generate da chi, decidendo arbitrariamente di far fallire un progetto condiviso, ha scelto di sostenere indirettamente l’avversario politico”.
Poi l’attacco ai “cinici” che “hanno dimostrato più volte il loro livello – aggiunge il coordinatore provinciale ed ex assessore D’Andrea -, dalla gestione Cogesa alla loro qualità amministrativa e in ultimo lasciando la città in mano ad un Commissario le questioni di vitale importanza per il futuro di questo territorio e di tantissime famiglie che lo abitano come la crisi della Marelli e del suo indotto”.
“La crisi amministrativa è tutta interna ai suoi promotori – fa eco Sbic -: persone incapaci di fornire un contributo allo sviluppo di questo territorio, in grado al contrario di garantire gli interessi di chi, nelle partecipate, ha costruito il controllo di un elettorato fragile, facile preda di politiche clientelari basate sulla distribuzione di posti di lavoro generati sul debito pubblico ed estranei a qualsiasi necessità”. Un pozzo senza fondo, lo definisce Sulmona Bene Comune: “Un costo distribuito sulle famiglie sulmonesi, sul quale è stata costruita la fortuna politica di un solo personaggio capace tuttavia di manovrare persone ubbidienti al proprio tornaconto. Quello che è avvenuto ieri deve essere letto in questa chiave”.
Intanto, ricorda Sbic, grazie o meglio a causa della fine anticipata della consiliatura, restano irrisolte tante questioni di vitale importanza che si stavano portando a compimento: la nuova caserma dei vigili del fuoco, la perimetrazione del Piano urbano comunale, il recepimento e “revisione” della Legge 49, il controllo ambientale sulla discarica, i contratti di fiume.
Una brava persona come Attilio d Andrea Sulmona doveva tenersela stretta !
Questo sgambetto e’ un chiaro segnale che interessano solo le poltrone e non il bene di Sulmona
Io sto aspettando ancora le biciclette prese con soldi pubblici
Anche le mance sono soldi pubblici…
https://www.ilgerme.it/bike-sharing-diffidata-la-figorent/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=bike-sharing-diffidata-la-figorent
Ma ora c’è chi brinda sulle difficoltà di tanti e sul destino di una città sempre più stanca…
all’improvviso scopriamo che stavano facendo TUTTO
Sempre meglio di chi si impegna solo a distruggere…
Perché nulla cambi…
Ma Carlo Ciufelli è 5 stelle?
Sbic sono quelli che lanciavano in aria il candidato sindaco durante i comizi? simpatici…ma che fine hanno fatto?
Hanno fatto in tempo a regalarci l’ultima perla con la scemenza delle zone 30