La Regione non ci sta, e risponde alle critiche mosse dalla Rete Pastorale Appia che ha accusato l’Ente di aver coinvolto poco, e male, i pastori all’interno del “Festival della Transumanza”, in corso di svolgimento. La replica alle parole di Nunzio Marcelli è affidata al Presidente del Consiglio Regionale, Lorenzo Sospiri, che cita anche il vate Gabriele D’Annunzio per rimandare le accuse al mittente.
Sospiri rimarca il merito che avrebbe avuto l’Ente nel confezionare un prodotto, il Festival della Transumanza in questo caso, unico nel suo genere, sia dal punto di vista culturale che turistico. “Prima di questo, quasi nulla di simile – spiega Sospiri -. Solo eventi scollegati e spesso in competizione tra loro. La difesa di piccoli feudi con la pretesa di fare sempre meglio dell’altro. Questo è un meccanismo dal quale l’Abruzzo, e non solo in questo settore, deve iniziare a emanciparsi”.
La critica mossa dalla Rete Appia riguardava le tante serate musicali previste nelle varie tappe e, di rimando, il poco (o quasi nullo) coinvolgimento dei pastori, veri protagonisti della Transumanza da che mondo è mondo. Ma la replica di Sospiri non chiude le porte in faccia agli allevatori abruzzesi, anzi, butta acqua sul fuoco tentando di spegnere le polemiche degli ultimi giorni.
“Non un concerto in meno, certamente qualche pastore in più – spiega Sospiri -. Tutti quelli che vorranno proporre idee, realizzare iniziative, fare crescere questo “Festival”, sono ben accetti a questo tavolo. Fin dal primo anno non abbiamo posto censure o preclusioni. Bandi aperti, avvisi pubblici e abbiamo sempre ascoltato tutti quelli che hanno voluto dare un contributo”.
Anche il presidente Marcelli sarà presente al “Villaggio del pastore”, la manifestazione che si terrà proprio nella casa di Regione Abruzzo, a Palazzo dell’Emiciclo, nei giorni 28 e 29 agosto.
“Mi pare un buon modo di “fare sistema” – conclude Sospiri -. Mi pare un buon modo di “garantire alla pastorizia un futuro”.
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