L’accoglimento da parte del Tar dell’istanza presentata dal Comune di Chieti per bloccare i lavori sulla ferrovia Roma-Pescara, o meglio contro il parere rilasciato dalla conferenza dei servizi al tracciato, sulla tratta Interporto-Manoppello, non ferma nei fatti la procedura dell’opera.
Lo chiarisce la Regione Abruzzo, in relazione all’articolo da noi pubblicato nei giorni scorsi: “La fissazione di un’udienza non comporta una sospensiva: se la sospensiva non viene accordata, e non è stata accordata, è chiaro che tutto procede – scrive Marsilio -. L’ordinanza del Tar specifica proprio che questa decisione di non dare la sospensiva, ma di fissare a breve l’udienza viene fatta nella considerazione dei reciproci e contrapposti interessi, tra i quali ovviamente c’è l’interesse pubblico di realizzare un’opera importante, una ferrovia decisiva per il futuro del territorio, rispetto alla quale si attende il giudizio di merito. Nel frattempo, come più volte ha ribadito si va avanti”.
Nell’ordinanza emessa dai giudici amministrativi si legge che il Tar “accoglie l’istanza cautelare, ai soli fini della sollecita definizione del giudizio nel merito”, giudizio che è stato fissato a novembre. L’accoglimento temporaneo dell’istanza di annullamento degli atti, non ne comporta automaticamente insomma la sospensione.
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