“Per sapere se sono a conoscenza delle ripercussioni negative sul territorio del percorso ingegnerizzato ITALFER e dell’esistenza della proposta di un tracciato alternativo costituito dalla Variante Plus dichiarato fattibile da RFI e condiviso dalla cittadinanza”. Questo l’oggetto dell’interrogazione a risposta scritta che l’onorevole Luciano D’Alfonso ha rivolto al presidente del Consiglio dei Ministri e al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti a proposito del raddoppio della linea ferroviaria Pescara – Roma il cui tracciato è previsto attraverso i Comuni di Manoppello, Alanno, Scafa, Chieti e Rosciano.
Chiede delucidazioni D’Alfonso per capire quali siano stati i motivi che, oltre al “timore di perdere i finanziamenti per ritardi, peraltro non dipendenti dai cittadini stessi”, hanno indotto la Regione Abruzzo ad abbandonare la proposta alternativa per “accontentarsi delle proposte sommarie di aggiustamento del tracciato”. Spianando la strada a RFI verso gare di appalto e procedure di esproprio per la realizzazione di due lotti dal costo complessivo di 720 milioni di euro da concludersi entro il 2026, come richiesto dal PNRR.
Un progetto iniziale che prevedeva la demolizione di edifici “con lo sfollamento di oltre 80 famiglie, di alcune realtà economiche e di due fabbriche metalmeccaniche nel territorio di Alanno” continua Luciano D’Alfonso ricordando come proprio la volontà di evitare tali conseguenze, spinse il dibattito pubblico a formulare ipotesi di tracciato alternative. Tra cui la Variante Plus che dopo un lungo viadotto di circa 7 km “diventerebbe sopraelevata e proseguirebbe in quota senza interferire con l’area industriale esistente”, progetto per il quale la stessa Regione Abruzzo aveva chiesto con delibera n. 312 del 2022 una valutazione a RFI al fine di “garantire la piena operatività della attività produttive della zona artigianale”. Ma che, sempre dalla Regione con delibera n. 246 del 2023 veniva poi abbandonata “senza apparenti approfondimenti”.
Ripercorre tutte le tappe dell’iter di realizzazione dell’infrastruttura ferroviaria l’onorevole D’Alfonso ricordando come nel mese di luglio 2023 il Governo decise di dirottare i fondi PNRR verso altre opere comportando così un arresto dei lavori fino allo scorso febbraio, “quando è stata annunciata una nuova assegnazione di 720 milioni di euro di risorse FNC 2021-2027”.
Una proposta, quella abbandonata della Variante Plus, “verificata e condivisa da tutti i soggetti coinvolti, la sola in grado di fornire una soluzione priva di effetti collaterali” conclude Luciano D’Alfonso.
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