Far west al palasport: il sindaco di Terzigno chiede scusa: “La nostra città non è questa”

Sono arrivate le scuse del sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri, dopo l’invasione di campo avvenuta nella gara valevole per i play-off di Serie B tra Sulmona Futsal e la compagine campana lo scorso sabato. A darne notizia è il primo cittadino di Sulmona, Gianfranco Di Piero. “Tutta la comunità terzignese è profondamente rammaricata per quanto accaduto – scrive Ranieri -. Terzigno non è questa, Terzigno è una cittadina dove tanti vivono in modo sano e lieto lo sport e non nel modo barbaro e vergognoso con il quale siamo stati rappresentati. Le più profonde scuse sono dovute a Lei e a tutta la comunità di Sulmona e, mi auguro, che le autorità competenti possano adottare le pene più severe nei confronti dei responsabili per impedire che simili comportamenti abbiano a ripetersi”.

“Ringrazio il Sindaco di Terzigno, per queste sue parole che sono importante prova della sua sensibilità e del suo senso delle istituzioni”, ha commentato Di Piero sul proprio profilo Facebook.

Finora sono stati identificati quindici tifosi della squadra campana, con altrettante richieste di Daspo per aver sferrato calci e pugni agli ovidiani. Scene di ordinaria follia, con sedie volate sul parquet del palasport “Nicola Serafini” dell’Incoronata. Al momento sono al vaglio le immagini da parte di Polizia e Carabinieri della zona, così da poter identificare tutti i responsabili del far west.

6 Commenti su "Far west al palasport: il sindaco di Terzigno chiede scusa: “La nostra città non è questa”"

  1. Siamo certi e sicuri che la gente di Terzigno sia perlopiù gentilissima e piacevolissima però non credo che qualcuno abbia mai giudicato “capre” quei tifosi poiché di Terzigno, sono stati giudicati capre poiché capre, di qualunque parte del mondo fossero.

  2. Diciamo che Terzigno è anche quella di quei tifosi.
    Parliamo di uno dei comuni con il maggiore tasso di diffusione della criminalità organizzata in Italia.
    Ovviamente la maggioranza dei terzignesi è costituita da persone oneste, ma che in quel territorio il degrado e le abitudini criminali abbondino e’ noto. Non nascondiamoci dietro le belle parole.

  3. Ma quali belle parole, non è normale etichettare persone per la provenienza geografica, io in passato ho lavorato per anni in quelle zone e le posso assicurare che si vive come qui, si lavora, si esce e poi ci sono gruppi di scandali come quelli presenti a Sulmona e Pratola che non fanno un cacchio e rompono le scatole al prossimo. Quindi tutto nella norma diciamo, niente di più e niente di meno

    • Io ci lavoro da dieci anni e a occhio e croce mi sa che lei non ha capito dove vivesse. Non sono mie sensazioni sono i dati della direzione nazionale antimafia. La mia è una semplice constatazione che nulla ha che vedere con la latitudine. Banalmente potrei asserire la stessa cosa di molte periferie milanesi dove pure ho vissuto 15 anni. Buon primo maggio.

  4. CREO CHE OLTRE LE BELLE PAROLE APPREZZABILI DEL SINDACO DI TERZIGNO DOVREBBERO ANCHE PAGARE I DANNI PROVOCATI DALLA GENTE DI TERZIGNO CHE HA FATTO QUESTO DISASTRO SABATO SCORSO,CERTAMENTE C’E’ ANCHE BRAVA GENTE A TERZIGNO TUTTAVIA I DANNI PROVOCATI DA LORO DEVONO EDDERE RIPAGATI TOTALMENTE DA LORO…C7SULMONA

  5. Beh il sindaco ha dato prova di sensibilità chiedendo scusa, lo ritengo un comportamento apprezzabile e corretto.

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