La notizia dei dubbi sulla nomina di Massimiliano Ferrini ad addetto stampa del viceministro Edmondo Cirielli si è sparsa sia dalle parti di Cava de’ Tirreni (a un battito di ciglia da Nocera Inferiore, luogo natio di Cirielli), sia in piazzale della Farnesina, a Roma. Una nomina, quella del terzogenito della consigliera regionale FdI, Maria Assunta Rossi, che ha fatto storcere il naso ad Alfonso Senatore, coordinatore regionale di Meridione Nazionale. “Una scelta discutibile, preoccupante, che rivela l’approccio inaccettabile nel conferimento di incarichi pubblici, dove il criterio meritocratico viene ignorato a favore di legami parentali all’interno di Fratelli d’Italia”. Queste le parole di Senatore al quotidiano online Dentro Salerno, in quanto Ferrini risulta sprovvisto dell’iscrizione all’albo dei giornalisti, conditio sine qua non per ricoprire il ruolo di addetto stampa.
Questo dice la legge 150/2000, checché ne dica il viceministro Cirielli, che ad Agro24 ha asserito che per il “ricoprire il ruolo di semplice addetto stampa non è necessario l’obbligo di essere giornalista”. La norma, però, parla abbastanza chiaro, come riporta l’articolo 9 del testo e come rimarcato anche dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, Stefano Pallotta. “La legge è chiara in merito: per ricoprire l’incarico di addetto stampa è necessario possedere il tesserino. Altrimenti potrebbe anche configurarsi il reato dell’esercizio abusivo della professione”.
Ma le ombre sulla vicenda sono diverse. Cirielli, sempre come riporta Agro24, ha spiegato che Ferrini sarebbe stato indicato da lui come addetto alla segreteria, e che il gabinetto del Ministero gli avrebbe attribuito anche l’incarico di addetto stampa. Inoltre, a seguito dell’articolo pubblicato alcuni giorni fa, qualcuno dalle parti della Farnesina ha provato a mettere una passata di bianchetto all’inquadramento professionale di Ferrini. Infatti, al posto della semplice dicitura “addetto stampa”, all’interno della tabella che riporta la sua nomina (a 50mila euro lordi l’anno di compenso) è comparsa la didascalia “responsabile per le relazioni istituzionali e le comunicazioni esterne”. Una “parafrasi” apposta il 31 ottobre, ossia tre giorni dopo l’uscita della notizia e ben dieci giorni dopo la pubblicazione delle tre assunzioni a tempo determinato all’interno del Ministero.
A fare fede sulla posizione del figlio di Maria Assunta Rossi all’interno del Ministero sarà la dicitura che compare all’interno dell’atto di conferimento della nomina, quel DM 1201/136 del 27 settembre scorso. Un documento per il quale il blog Casa di Vetro, che ha svelato la notizia, ha effettuato un accesso agli atti lo scorso 28 ottobre (ossia prima del cambio di dicitura all’interno del sito internet del Ministero) e che attende risposta.
“Ferrini inoltre non è iscritto né nell’elenco dei Pubblicisti né in quello dei Professionisti. Un vero smacco per tanti professionisti della comunicazione in cerca di un impiego – spiega Senatore al quotidiano Dentro Salerno -. Attribuire ruoli delicati nella comunicazione istituzionale a figure senza la necessaria preparazione professionale, solo per l’appartenenza familiare, non solo mette in dubbio la serietà dell’incarico, ma mina la fiducia dei cittadini. Meridione Nazionale continuerà a vigilare affinché il merito torni ad essere il vero criterio per ruoli pubblici e per la crescita professionale dei giovani italiani”.
Che noia infinita questa storia. Si tratta di un incarico fiduciario, non è un posto da impiegato al ministero. Lo ricopri sino a quando quel politico ti conferma la fiducia. Niente di più precario al mondo. Sorvoliamo poi sulla grottesca difesa della categoria dei giornalisti pubblicisti. L’unico paese occidentale nel quale per scrivere qualsiasi stronzata devi essere iscritto ad un ordine. L’eterno fascismo italiano.
Ma non avete altre parole da dire…fascismo fascismo ma mi sembra che la maggior parte ti testate giornalisti siano di sinistra.
Hanks Ti rode che qualcuno cerchi di fare il Suo Lavoro o per caso hai anche Tu un incarico fiduciario?
Caro Antonio, ho una partita IVA e lavoro come free lance per le imprese. Mai avuto un incarico dalla pubblica amministrazione e mai ambito ad essere un dipendente. La realtà può essere raccontata come meglio si crede e chiunque fa il proprio lavoro rischia di essere criticato. Ciò che emerge in certi racconti della realtà è la mentalità bigotta sdoganata dai vari grilli paranti della politica italiana. Per riassumere: “la politica fa schifo, e’ tutto un magna magna, fanno come gli pare e guadagno palate di soldi..”. Anche a te che appari rudimentale nella comprensione degli uomini potrebbe succedere di capire che se un sottosegretario ha un budget a disposizione per la propria Segteteria politica, nell’ambito di tale funzione, con quel budget ci fa ciò che ritiene più utile al suo agire politico.Si chiama autonomia dell’ambito politico e trova la sua fonte nella libera competizione elettorale. Sì tratta di uno dei pilastri della democrazia liberale e se avessi letto qualche pagina di Tocqueville in più e meno fumetti di topolino lo capiresti agilmente. Ho come la sensazione di aver preso del tempo, ma è domenica e posso permettermelo.
Quindi, in sostanza, quando si parla di “politica del merito” e di “fine dell’amichettismo”, quale concetto si intende affermare?
Perché tra quel che sento dire e quel che vedo fate, noto una notevolissima differenza.
E una certa coerenza, se si vuol risultare credibili, dovrebbe essere necessaria.
Tutti amici degli amici..,bravo il germe la gente deve sapere..questa storia è una vergogna!!!
Il ragazzo vuole passare da vittima, ma non ci riuscirà nenache grazie ai tanti commenti in suo favore. C’è un unico dato che probabilmente sfugge ai più…..aldilà del pubblicista o meno, aldilà del tipo di contratto fiduciario e a tempo determinato ecc…..c’è un solo dato: l’inopportunità!!! La mamma è consigliere regionale e non avrebbe dovuto fare ciò perché è stato inopportuno. Tutto qua. Sicuramente sarà un bravo ragazzo, preparatissimo ecc ecc ecc….ma dovrebbe dedicarsi ad altro.
Il caso riportato come eclatante perché riguarda il figlio di una persona impegnata in politica non è
che la riprova, semmai ce ne fosse bisogno, di come è strutturata la nostra società. È inutile far finta di scandalizzarsi quando in qualsiasi settore sia pubblico che privato è spesso fondamentale l’appartenenza intesa come parentela o conoscenza. Nel pubblico ci sono i concorsi, direte. Si, i ragazzi si impegnano, spesso li superano ma poi…senza le dovute raccomandazioni, rimangono al palo. Per non parlare delle aziende, specie quelle con partecipazione statale, ove la meritocrazia è subordinata spesso al nepotismo e alla politica. Da questo triste panorama, solo chi rischia in prima persona, parlo delle partite Iva, può sperare che i propri sforzi non siano vani ma anche qui…occorre la giusta conoscenza. Allora, cosa fare? Nulla, tanto chi vuol uscire da tale tunnel fa le valigie ed emigra in luoghi lontani in cerca di gratificazioni al proprio lavoro. Chi rimane si deve adeguare cercando appoggi semmai li trovasse oppure mettendo da parte le proprie aspettative e sperare di trovare un’occupazione possibilmente che non faccia ombra ad una persona cosiddetta “portata”. Quindi perché rimarcare la parentela quando tutta la società è intrisa dell’immeritocrazia? La mia non è rassegnazione ma una dura constatazione!
Infatti, nulla verso il ragazzo, anzi, buon lavoro a lui.
Quel che si vuole evidenziare, proprio perché c’entra la politica, é semplicemente la dura realtà dei fatti: nulla di meglio o di più, rispetto al passato, anzi sembra che la situazione stia anche peggiorando.
Quindi di tante parole e promesse, di una differenza rispetto al passato continuamente ostentata, di tanta propaganda che si ascolta continuamente, cosa rimane nei fatti?
Tutti quelli che si dedicano alla politica promettono di farlo per il bene comune, cioè dell’intera collettività, migliorando la situazione dell’intero territorio.
Il difficile poi è mantenere.
Ma si dai, che infinita noia queste lauree!
In fondo, tutto sommato, perché per fare il medico è necessaria una laurea in medicina ?
O per fare l’ingegnere una laurea in ingegneria?
O per fare il farmacista una laurea in farmacia?
E per fare il politico?
Nessuna laurea ?
Ahhh…ecco!
Un plauso alla redazione per il lavoro che sta svolgendo, la vicenda è raccontata in maniera chiara e trasparente. Per fortuna il giornalismo non è fatto solo di comunicati stampa da ribattere ma anche da fatti da scovare e analizzare. Bravi.
Vicenda chiara. Per fortuna c’è stata questa operazione di trasparenza per una delle diverse questioni che spesso rimangono all’oscuro dei lettori
Sono d’ accordo con tutti i vostri commenti ironici, ma per coscienza intellettuale bisogna anche dire che l’ iscrizione all’ albo dei giornalisti al quale il ragazzo non è iscritto, non prevede nessun requisito particolare, basta pagare una retta annuale, non prevede titoli di studio ne esami di ammissione. Quindi se il problema burocratico è solo quello è facilmente risolvibile
vero ma….punto 2 dei requisiti:
presentare gli articoli, a firma del richiedente, pubblicati in giornali e periodici e i certificati dei direttori delle pubblicazioni, che comprovino l’attività pubblicistica regolarmente retribuita da almeno due anni;
in lista per un posticino anche lei?
Hanks sei un gran cafone.
Veramente no. Faccio tutt’ altro, è solo che oramai da quando esistono i social, YouTube, ecc. anche i creators più scrausi vengono banalmente definiti giornalisti, perché se ne vanno in giro con lo smartphone a fare domande a caso alla gente. È una provocazione che faccio ai veri giornalisti perché se anche io lo fossi non mi piacerebbe essere messa dentro lo stesso calderone.
A buoni intenditori poche parole
Tutte chiacchiere e invidia…anche in fabbrica si fanno entrare ragazzi(laureati) per conoscenze!!!
Sacrosanto, però le fabbriche non utilizzano denaro pubblico.
Giusto
I giovani che hanno il merito di aver studiato tanto, aver ottenuto titoli, che magari hanno alle spalle famiglie comuni, per cui sostenere un percorso di studi, rappresentata anche un notevole impegno economico, ma che non hanno “conoscenze”, ne’ vogliono averle, perché continuano a credere nel merito, cosa dovrebbero fare invece ?
Report, la sorella di Giuli assunta dalla camera ma lavora per FdI…stasera su Report…ma che strano…il paese degli amici miei e cerchi magici…per gli altri sto cxxxxxo!!!
Allibito mammamè
Ma non erano quelli che dovevano fare pulizia premiare con la meritocrazia e bla bla bla 🤔
Sì ma…in campagna elettorale….
Hanno cambiato nome persino ad un ministero denominandolo ministero dell’istruzione e del “merito” buttando soldi pubblici per rifare tutte le intestazioni
Invece chi voleva aprire le scatolette di tonno?
Almeno la compagna ha I titoli piazzata al ministero della salute
Vorrei far notare al Sig. Giacomo una semplice cosa, se è vero che in fabbrica a volte entra il figlio di ecc..ecc… va tenuto conto che sono soldi privati, ed il privato con i suoi soldi fa ciò che vuole. Nel caso in questione parliamo di soldi pubblici dove, pur volendo parlare di incarico fiduciario, il buon governo merita altri atteggiamenti. Poi se questo non è importante allora non ci lamentiamo del malcostume dilagante.
Il potere logora chi non ce l’ha!!
Più che altro: buttare soldi pubblici logora quelli che devono cacciarli!!!
Sempre loro i sinistri che vedono imbrogli dappertutto. Tanti anni fa la figlia del ragioniere generale dello stato venne assunta in maniera diretta dalla Presidenza della Repubblica e nessuno questionò… come per tantissime analoghe assunzioni fatte in 80 anni di dittatura democratica cattolica e comunista… ci avete abbuffato, stufato e studiato… che vomitevoli!
Ma non siete voi fascisti che parlate di merito con ministeri ad hoc e niente più amichettismo come ha dice la presidente del consiglio della Garbatella che con l’ amichettismo e il famigliarismo ci ha fatto un governo. Ridicoli.
Sempre loro i sinistri che vedono imbrogli dappertutto. Tanti anni fa la figlia del ragioniere generale dello stato venne assunta in maniera diretta dalla Presidenza della Repubblica e nessuno questionò… come per tantissime analoghe assunzioni fatte in 80 anni di dittatura democratica cattolica e comunista… ci avete abbuffato, stufato e stubbato… che vomitevoli!
80 anni?
Dittatura?
Cattolica e, addirittura, comunista?
Eddài sù, a stomaco vuoto solo acqua e succhi di frutta….evitiamo di spararle troppo grosse queste enormità allucinate!!
Buon pranzo e .. analcolici!
Il primo governo Berlusconi, con Lega e FdI risale al 1994.
Negli anni ce ne sono stati diversi altri, e Lega e Forza Italia hanno governato negli ultimi governi prima di questo…
Vabbè, perché perdo tempo a scriverlo…ormai si sa …ad alcuni la Storia, anche recente, non interessa proprio…
Democratica cattolica?
Perché cosa c’è di male nell’essere cattolici?
Ma scusate, non siete voi quelli di DIO, patria, famiglia?
Più famiglia che dio e patria
La Salvezza della Gloria d’Italia è riposta solo e soltanto nel Grande Vannacci. Tutto il resto è fuffa, solida, compressa, oppure come in questi tristi casi umani,
liquida.
… a proposito di soldi pubblici e soldi privati… volevo ricordare che dal 1975, “ Solo “ la FIAT ha drenato dalle finanze dello Stato Italiano 220 miliardi di euro…
Tutte le imprese ricevono benefici e aiuti dallo Stato, ad esempio nell’anno del Signore 2023 hanno beneficiato di 55 miliardi di Euro di sussidi e soldi pubblici per costruire capannoni, comprare macchinari, crediti d’imposta per assumere lavoratori… ed è proprio in questa fase che i politici di TUTTI i colori riescono ad infilarci dentro la loro clientela.
I famigerati “ RACCOMANDATI “… figli, figliocci e leccaculi.
Ma non va meglio nel pubblico, anzi tutt’altro, qui si aprono le famose cateractae coeli… e non ce n’è più per nessuno, qui i posti sono tutti accaparrati, a cominciare da quelli dei Comuni per proseguire poi con quelli delle Società partecipate, delle ASL, dei vari Enti e Ministeri… tutti prenotati… forse solo uno su mille ce la fa.
Non c’è trippa per gatti per i figli di un dio minore.
Mi fate ridere quanto indicate: quelli di centro, quelli di sinistra, quelli di destra, quelli di lato… vi fate fregare sempre dai paraocchi degli amorevoli sensi ideologici, e non vi accorgete che sono TUTTI uguali… non cadete più nella loro ragnatela fatta di parole, promesse e buoni propositi… li fregate solo in un modo: non andando a votare.
Perlomeno non sarete stati i loro complici.
Che vergogna…