Un’intera famiglia ricoverata all’ospedale di Castel di Sangro, ieri, per una sospetta intossicazione alimentare. In sette sono finiti al pronto soccorso e sei di loro sono stati ricoverati nel nosocomio per monitoraggio e accertamenti.
La notizia è stata pubblicata oggi sul quotidiano Il Messaggero che ipotizza tra le possibili cause del malore l’acquisto di prodotti tipici (in particolare di formaggio) lungo il percorso Carovilli-Sulmona del treno storico la Transiberiana d’Italia. Circostanza che, però, viene seccamente smentita dall’associazione Le Rotaie, che spiega come i sette, tutti provenienti da Vacri (Chieti), si siano sentiti male dopo aver consumato cibo che avevano portato da casa. “I viaggiatori, che sono stati subito assistiti dal personale di bordo – spiega Le Rotaie -, hanno accusato un malore a causa di prodotti portati da casa, per loro stessa informazione data sul treno prima di scendere per essere soccorsi all’ospedale di Castel di Sangro. Per fortuna che questo ospedale esiste – continua l’associazione riferendosi al presidio sanitario di Castel di Sangro -, proprio a due passi dalla stazione , perchè altrimenti non sarebbe stato possibile un intervento così tempestivo”.
L’episodio, insomma, non ha nulla a che fare con il treno storico e l’organizzazione delle traversate “storiche”, uno strumento di turismo alternativo che è diventato uno dei principali attrattori per il territorio abruzzese e molisano, con presenze che hanno superato le diecimila l’anno.
Vorremmo sapere quale batterio ha provocato tale intossicazione.Meno male che l’ospedale a Castello è ancora aperto perchè,pur essendo un piccolo presidio,funziona benissimo specie per il pronto soccorso e la prima accoglienza;pulito,ordinato e per i reparti presenti personale sanitario molto competente.