La politica odierna, dopo la crisi di Palazzo, pare avere l’ennesimo colpo di scena, lieve nelle parole del candidato consigliere alle regionali (con Legnini) Mimmo Di Benedetto. Secondo lui, infatti, sia il sindaco di Sulmona Annamaria Casini che la candidata per Marsilio (poi diseredata) Marianna Scoccia avrebbero ammesso il fallimento della politica gerosilimiana. Le due lo avrebbero fatto attraverso due dichiarazioni, rispettivamente “Adesso si ha la necessità di figure forti in Regione” e “E’ arrivata la politica”.
Dal declassamento dell’ospedale alla bretella ferroviaria Di Benedetto dichiara: “Alla luce del depauperamento generale verificatosi in questi anni su tutto il Centro Abruzzo, con riduzione di servizi e risorse, in nome di politiche (sic!) clientelari e ottusamente attente al classico ‘piatto di lenticchie’; non comprendiamo come la prima cittadina sulmonese sostenendo la corsa in solitaria di Scoccia che solo grazie ad un colpo di mano è riuscita a imporre la sua candidatura dopo che la presenza del marito non è stata gradita sia dal centrodestra che dal centrosinistra, possa anche solo immaginare- prevede il candidato- di ottenere risultati per la Città e l’intero comprensorio”.
Per Di Benedetto, dunque, l’unico fine che muove Casini e Scoccia è l'”interesse personale”. “Ridare credibilità alla politica significa, perciò, sostenere persone capaci, leali, trasparenti che interpretano la politica come strumento per dare risposte alla comunità che rappresentano e non chi, come Casini e Gerosolimo, è oggettivamente responsabile di fallimenti amministrativi e politici che sono sotto gli occhi di tutti” conclude.
S. P.
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