PUBBLIREDAZIONALE mandatarioFederico Casaccia
Da dove nasce la scelta di candidarti alla Regione Abruzzo, in un momento delicato e con tante vertenze aperte soprattutto nel Centro Abruzzo?
Proprio dalla volontà di affermare un modello di rappresentanza che, al di là dei proclami e delle tante promesse degli ultimi anni, abbia due precisi tratti distintivi: la presenza costante e l’efficacia nel promuovere e fare approvare le proprie idee. Mi candido nel centrodestra, proprio come ho fatto nel Comune di Pratola Peligna con successo, perché ritengo che la Regione Abruzzo debba archiviare la parentesi di governo D’Alfonso e alleati, mortificante soprattutto per le aree interne. Il candidato Presidente Marco Marsilio è portatore di un programma serio di rilancio, una garanzia per invertire la rotta degli ultimi 5 anni.
Quali sono le priorità della nuova agenda di governo regionale?
Seguire con grande attenzione i passaggi attuativi della Zona Economica Speciale, che grazie all’impulso del mio Comune riguarderà anche le aree interne; aggredire con forza il problema della disoccupazione che è al 14 per cento nel territorio del Centro Abruzzo; avere un occhio di riguardo per i pendolari anche attraverso l’attivazione del Terminal Bus all’uscita del Casello Pratola – Sulmona; dare all’Ospedale di Sulmona una prospettiva certa. Su quest’ultimo punto non ci servono le lezioni sul Decreto Lorenzin, perché la sua rigida applicazione non ha riguardato, ad esempio, la provincia di Chieti dove insistono 3 presidi di primo livello. Il nostro ospedale, classificato come presidio di base nell’ultimo piano di riordino, richiedeva una difesa maggiore e una tutela più incisiva. Sulmona deve avere un Ospedale classificato di primo livello, per garantire stabilità ed efficienza nell’offerta sanitaria per la popolazione di un territorio orograficamente svantaggiato.
Sei stata in prima fila nella dura battaglia dell’estate del 2017 contro gli incendi che hanno devastato il Morrone. Come ci si dovrebbe muovere nella tutela della Montagna e dell’Ambiente?
Innanzitutto la Regione dovrebbe favorire tutte le iniziative e le misure per il monitoraggio, la messa in sicurezza dei luoghi montani, gli investimenti per il turismo. Come Assessore del mio Comune sono stata impegnata in questi mesi per la modifica di alcuni requisiti del Piano di Sviluppo Rurale che deve essere proposta dalla Regione proprio per consentire ai Comuni di partecipare ai bandi per ottenere le risorse necessarie a vari interventi di valorizzazione. Una battaglia che sarà mia intenzione continuare a sostenere.
Questo anno e mezzo nell’Amministrazione guidata da Antonella Di Nino cosa le hanno insegnato?
Che un amministratore che raccoglie il consenso degli elettori ha soprattutto il dovere dell’impegno e della presenza costante. Siamo tutti consapevoli della difficoltà del momento, e proprio per questa ragione servono competenza e partecipazione fattiva nei processi decisionali. I prossimi 5 anni saranno decisivi.
Inizia a venir fuori chi ha cose da dire e da voler fare e chi ancora parla solo per slogan. Complimenti