Ancora cattive notizie dalla Cna che, questa volta, rende noto lo studio realizzato da Aldo Ronci circa le esportazioni abruzzesi, che hanno subito una brusca frenata e restano esclusivo appannaggio solo dell’area dell’Unione Europea. Durante il primo trimestre 2017, le esportazioni hanno toccato 2.057 milioni di euro, solo 24 milioni in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Si direbbe che non ci sia niente di così negativo, ma in realtà lo scorso anno l’aumento rispetto all’anno prima ancora era stato di circa 264milioni di euro, quindi una forte crescita rispetto a quella attuale che, in termini percentuali, segna +1,2% (contro una media nazionale del 9,9%). Così l’Abruzzo, dal terzo posto nella classifica nazionale del 2016, scende al quart’ultimo posto.
Una frenata, quindi, che secondo Ronci trova le sue ragioni nel rallentamento del comparto mezzi di trasporto (furgoni e moto) della Val di Sangro: “L’export dei mezzi di trasporto ha ottenuto un incremento di 40 milioni di euro, mentre quello degli altri prodotti è calato di 16. Vale la pena ricordare che un anno fa, nello stesso trimestre, l’incremento dei mezzi di trasporto era stato di 154 milioni e gli altri prodotti anziché flettere, come adesso, erano cresciuti di 110 milioni. In valori percentuali l’export dei mezzi di trasporto cresce del 4%, mentre quello nazionale cresce del 9,8%. E così anche per gli altri prodotti, sotto quest’anno dell’1,6%, in controtendenza con il dato nazionale che cresce invece del 9,9%”.
Mettendo sotto la lente le singole province vien fuori che Chieti scende all’utimo posto della graduatoria per due fattori: “Da un lato i mezzi di trasporto crescono di 39 milioni, dall’altro gli altri prodotti flettono di 54. Con il risultato che il miglior risultato è appannaggio del Teramano (27 milioni in più), seguito dal Pescarese (+9) e dall’Aquilano (+3)”.
Prendendo in considerazione gli altri settori, invece, un incremento è stato registrato per articoli in pelle (+9) e i prodotti farmaceutici (+6); mentre sono in decremento i prodotti in metallo (-20) e le macchine ed apparecchiature (-25). Cresce l’export dei prodotti agroalimentari dai 136 milioni del quarto trimestre 2016 ai 142 del primo trimestre 2017, registrando un incremento di 6 milioni di euro, pari al 4,3%, ma inferiore al dato nazionale del 7,9%.
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