Partirà domani la demolazione dell’ex Itis di Pratola Peligna, il primo passo verso il nuovo plesso scolastico del paese. Sarà proprio lì infatti che la struttura, che riunirà infanzia, primaria e secondaria di primo grado, verrà costruita. I tempi sembrano essere finalmente maturi. Durante l’ultimo Consiglio comunale sono state votate anche le migliorie entrate come parte integrante del progetto definitivo del nuovo istituto. Nello specifico si tratta di interventi che nel progetto precedente non erano stati puntualizzati come le rifiniture e l’illuminazione dell’area esterna, l’impianto di irrigazione, le acque di scolo, gli arredi interni e quelli della palestra. Con l’approvazione in assemblea, dunque, il progetto dovrà essere messo a bando, se tutto andrà bene, entro fine mese, giorno più giorno meno.
Il plesso unico rappresenta un tassello fondamentale per l’edilizia scolastica pratolana a favore del quale sono stati dirottati, a seguito del sisma del 2009, circa 4.5 milioni di euro di fondi Cipe per Scuole in Sicurezza, arrivati a 7 milioni grazie alle trattative intraprese dalla precedente amministrazione De Crescentiis. Bambini e ragazzi di Pratola Peligna, ad oggi, sono dislocati, ed in questo sono stati più fortunati dei colleghi sulmonesi, nelle loro strutture di sempre escludendo l’utilizzo dei piani superiori per non aumentare il carico sulla struttura. Solo gli alunni di Valle Madonna hanno dovuto abbandonare definitivamente la loro scuola, a causa del coefficente sismico davvero troppo basso. Loro sono ospitati da due anni ormai presso la sede del centro di formazione della Provincia, accanto all’Iti di Pratola che, sempre per il problema sicurezza accoglie anche il De Nino-Morandi di Sulmona. Soluzione che aveva destato qualche polemica nei mesi precedenti da parte del gruppo di minoranza Pratola Insieme, in attesa dei Musp che la maggioranza aveva promesso in fase di campagna elettorale. Ebbene, il consigliere di minoranza Alessandra Tomassilli aveva presentato la proposta di trasferire i ragazzi all’interno del più sicuro e sismicamente adeguato edificio comunale, soluzione che non ha trovato l’accordo della maggioranza.
Un’altra questione portata alla luce con il progetto del nuovo plesso è quello della viabilità nella zona che diventarà prettamente scolastica. “Il punto è che lì ci passa anche una strada provinciale- evidenzia il sindaco di Pratola, Antonella Di Nino-. Prima della fine del polo individueremo le risorse per l’adeguamento delle strade insieme alla Provincia”.
Simona Pace
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