Quando venne realizzata c’erano ancora le lire e per farla ne furono impegnate 400 milioni. Una cifra considerevole al tempo, ai primi degli anni Duemila, quando su Sulmona sventolava la bandiera azzurra di Forza Italia e del suo onorevole Sabatino Aracu, già al tempo pezzo grosso del pattinaggio italiano.
La pista di pattinaggio dell’Incoronata, però, le rotelle non le ha mai viste sul suo circuito: la struttura sportiva, infatti, non è mai stata aperta, né inaugurata, né entrata in funzione o data in gestione.
Oggi è una distesa di erbacce che spuntano qua e là sul fondo divorato dalle intemperie e dall’abbandono: più che una grande incompiuta, insomma, una cattedrale nel deserto.
Eppure il movimento rotellistico a Sulmona non è mai finito davvero: con una lunga tradizione alle spalle, oggi viene portato avanti in particolare dalla società AB Roller di Francavilla che nel capoluogo peligno opera settimanalmente ritagliandosi spazi dove può: in inverno nel pallone della scuola della Dottrina Cristiana in via Cornacchiola e in inverno sui campetti del Serpentone in via delle Metamorfosi.
Un peccato questa elemosina di strutture, considerando che la pista dell’Incoronata potrebbe ospitare anche gare agonistiche e, nel suo genere, è un impianto, o meglio avrebbe potuto esserlo, invidiabile.
Ora il Comune tenta di recuperarlo e nei giorni scorsi ha risposto alla manifestazione di interessi dell’avviso fatto dalla Presidenza del consiglio dei ministri (Dipartimento per lo sport) relativo ai fondi del Pnrr-Nex Geration Eu “Sport e inclusione”: 700 milioni di euro, di cui 162 del cluster 3, ovvero “Interventi di realizzazione di nuovi impianti o di rigenerazione di impianti esistenti di interesse delle Federazioni sportive”, che per almeno il 40% è destinato in esclusiva alle Regioni del Mezzogiorno (di cui fa parte l’Abruzzo).
All’avviso, scaduto il 22 aprile scorso, potevano partecipare i Comuni su cui insistono strutture di proprietà pubblica da rigenerare, ma per ottenere i fondi deve sussistere un particolare interesse sportivo o agonistico di almeno una Federazione Sportiva.
Sulmona ha sollecitato così il suo vecchio onorevole, rimasto saldo alla guida della Federazione a rotelle, nella speranza che sia scelto proprio questo impianto, anche se il bando prevede che ogni Federazione può segnalare un solo progetto in tutta Italia.
Impresa difficile, insomma, ma che potrebbe anche seguire altre vie di finanziamento: secondo un primo preventivo, se ci si accontentasse di rifare solo il fondo, potrebbero bastare anche solo un centinaio di migliaia di euro, una cifra tutto sommato abbordabile per la Federazione o chissà anche per il Comune o la Regione, senza dove ricorrere ai soldi dell’Europa.
La pista di pattinaggio, d’altronde, è un altro dei tasselli di una dotazione impiantistica, quella dell’Incoronata, che se fosse funzionante, sarebbe un vero e proprio gioiello, unico nel suo genere: una vera e propria cittadella dello sport, insomma, che ha però bisogno di rimettere insieme tutti i suoi pezzi.
reminiscenze : la pista non era regolamentare ! al tempo, ora non so
Potranno anche essere reminescenze, che la pista non sia regolamentare non lo so, ma sono comunque soldi pubblici spesi male e chissà cos’altro c’è sotto… Ma l’iniziativa è onorevole.