Errore nella determina, ecco chi può accedere al bonus asilo

Di domande per il rimborso finora non ne sono arrivate, anche perché fino ad un paio di giorni fa non era possibile neanche scaricare l’apposito modulo dal sito del Comune (mancava l’allegato). Molti genitori, la maggioranza o meglio la quasi totalità, dei bambini che frequentano gli asili nido e micro nido comunali, d’altronde, non ci hanno neanche provato, perché si sono fermati alla lettura della determina che stabilisce l’erogazione del contributo per l’integrazione della retta. I soldi, per intendersi, che il Comune si era aggiudicato con un bando del 2016 e che si era “perso per strada”, un finanziamento di 220mila euro che solo in un secondo momento, con una trattativa con la Regione, si è riusciti in parte a recuperare.
Il motivo del “lasciamo perdere” era in una postilla (il comma 6) nel quale si spiegava che “chi abbia usufruito di altre forme di abbattimento dei costi del servizio non potrà ricevere alcun rimborso di cui al presente articolo”.
E siccome molti, quasi tutte le famiglie, hanno avuto già accesso all’abbattimento del costo di 90 euro rimborsato dalla Inps, la convenienza del rimborso “non cumulabile” era venuta meno.
Dopo un confronto con gli uffici, però, si è capito che in realtà non è così, tanto che il Comune ha predisposto una errata corrige alla determina (pubblicata, ma anche questa ad oggi senza allegato), nella quale si spiega che anche chi ha usufruito di altri bonus fiscali, può accedere al rimborso nei limiti della somma materialmente pagata. Insomma su una tariffa piena di 220 euro, tolti i 90 rimborsati dall’Inps, si può chiedere ora il bonus al Comune sui 130 euro materialmente sborsati.
L’entità del rimborso, che ha in cassa complessivamente poco più di 73mila euro, varia a seconda della fascia Isee di appartenenza: totale fino agli 8mila euro, del 40% per i redditi Isee tra 8mila e 15mila euro, del 30% tra 15mila e 28mila euro, del 20% tra i 28mila e i 34mila euro e del 10% oltre i 34mila euro o per chi non ha presentato l’Isee.
Il rimborso complessivo, riferito all’anno scolastico 2018/2019, non potrà comunque superare i 1.500 euro per minore frequentante.