E chissà che chiamarla inciviltà non sia alla fine riduttivo, come suggerisce qualche cittadino. Perché insomma, ridurre il parco pubblico “Daolio” in questo modo richiede un bello sforzo di meningi.
Ed è così che nella Sulmona imbiancata, nell’Epifania che tutte le feste porta via, di riaperture scolastiche (ad ora, Sulmona e Pratola riapriranno mentre Pacentro resterà chiusa) lo spettacolo davanti agli occhi dei tecnici del Comune, impegnati nelle attività di monitoraggio e sgombero della neve, è stato disarmante: porte dei bagni sventrate, auto parcheggiate nell’area del parco fluviale, secchi per i rifiuti rotti, ribaltati.
Perché qualcuno avrà forse ben pensato di utilizzare il materiale in questione, porte divelte e secchi, a mo’ di slitta o per fare un po’ di sano snowboard.
Un parco non nuovo ad episodi di degrado, tra scritte, oggetti e giochi rotti, bagni imbrattati, danneggiati. Per fortuna il “Daolio” ha vissuto anche momenti di generosità da parte di cittadini che, braccia, cuore e buona volontà hanno deciso in questi anni di donare giornate di pulizia e cura del verde. Un parco che, come lamentato e richiesto dai sulmonesi, avrebbe bisogno di essere accudito da una presenza fissa, oltre che controllato.
Ci risiamo dunque. L’amministrazione però questa volta non intende farla passare liscia, l’assessore Angelucci si dice pronto a frenare gli atti vandalici e irrispettosi del bene comune con misure idonee e provvedimenti severi.
La chiamavano inciviltà.
Anna Spinosa
…e invece era semplice “stupidità “…