Energie rinnovabili, nuovo obiettivo per la Regione Abruzzo. Forum H2O indica le priorità

Si dovrà legiferare entro 180 giorni, individuando le aree idonee, quelle non idonee e quelle in regime ordinario. È quanto stabilisce il nuovo decreto interministeriale, che per l’Abruzzo individua l’obiettivo di una capacità aggiuntiva di 2.092 MW di rinnovabili rispetto al 2020. Una capacità paragonabile a quella di 300 torri eoliche di ultima generazione alte 270 metri.

Priorità, dunque, all’individuazione delle aree idonee all’installazione dei nuovi impianti, aree nelle quali gli iter autorizzativi saranno accelerati per fare spazio all’eolico off-shore, al fotovoltaico su tetti ed aree degradate e alle comunità energetiche.

A dichiararlo Forum H2O, per cui gli obiettivi fissati sono ancora “troppo timidi” davanti alla crisi climatica divenuta la priorità assoluta. Una priorità che imporrebbe di fare di più perché, spiega De Augusto De Sanctis del Forum H2O “anche se riducessimo i consumi della metà in Abruzzo rimarrebbe una quota consistente di energia prodotta da fossile da sostituire”. Il riferimento è non solo all’elettricità prodotta con carbone, petrolio e metano che oggi rappresenta circa il 45%, “ma anche dell’energia utilizzata per il riscaldamento e il raffreddamento, per i trasporti e per produrre oggetti” spiega De Sanctis per il quale dunque occorrerebbero nuovi impianti. Da realizzare con un’attenta e adeguata pianificazione del territorio per evitare “il rigetto da parte delle comunità interessate” ed affrontare la crisi climatica in maniera solidale con le “persone che vivono vicino agli impianti fossili e nelle aree più inquinate”. Una pianificazione che per Forum H2O deve passare attraverso progetti di qualità, solidità dei proponenti e “garanzie finanziarie anche per la rimozione degli impianti a fine vita”.

Un percorso complesso il cui primo passo resta però la individuazione delle aree idonee che la Regione, secondo Forum H2O, dovrebbe definire attraverso un confronto tra la Regione, gli enti locali, le associazioni e i comitati rispettando la scala delle priorità: eolico off-shore, fotovoltaico, impianti delle comunità energetiche, agrivoltaico a terra e infine eolico a terra ad esclusione delle aree a forte valore paesaggistico e naturalistico, con adeguati corridoi ecologici ed aree cuscinetto.

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