Emergenza Code Felici: cani senza cibo, manca solo una firma

C’è Lupetta, mamma adottiva di sei cuccioli che ha nutrito fino all’affidamento; c’è Nonno “il miracolato”, il vecchietto del canile che causa incidente non ha camminato per tre mesi, poi vuoi le medicine vuoi un piccolo miracolo è tornato a trotterellare anche lui come può. Sono storie, quelle dei cani di Code Felici, il canile comunale in stato di emergenza a causa del ritardo nell’emissione di alcune fatture da parte del Comune, soldi necessari ad andare avanti (circa 5,8mila euro al mese). Si tratta di 4 mesi che nella pratica si traducono in “C’è solo cibo per oggi grazie alla solidarietà di alcuni, mentre per domani non c’è nulla” spiega la responsabile Gabriella Tunno che si appella ora ai più sensibili per alimentare gli oltre 300 cani, almeno fino a quando ci saranno tutte le carte in regola per l’emissione delle risorse finanziarie.

Questa mattina la Tunno le chiavi non le ha riconsegnate così come aveva disperatamente annunciato, ma ha chiamato la forestale per segnalare l’ennesimo stato di emergenza, ha chiamato anche il Comune, ma  il sindaco Annamaria Casini, che pure aveva invitato, non si è presentata: “L’unico sindaco, fino ad ora, a non aver visitato una struttura comunale come questa. Eppure i cani sono i suoi- sbotta la Tunno- sia Ranalli che Federico sono venuti durante i loro mandati”. Un invito per il quale l’assessore al Bilancio Stefano Mariani si farà portavoce, lui arrivato si questa mattina a chiarire la questione. Un ritardo nel tempo dovuto alla mancanza di un codice Cig necessario alla lavorazione delle fatture che solo l’11 maggio, dopo diverse segnalazioni,  è stato frettolosamente inserito per proseguire l’iter con le carte che ora attendono solo la firma del dirigente del quarto settore Amedeo D’Eramo, in malattia da ieri quando, appunto, avrebbe dovuto dare il via al mandato e in rientro a Palazzo San Francesco solo lunedì.

Troppi giorni per i cani, se ci si mettono anche i tempi della banca. Per questo quello della Tunno diventa un doppio appello sia agli uffici amministrativi del Comune sia ai cittadini. Perché poi a mancare non è solo il cibo, ma anche le medicine come quelle per 11 cani epilettici che hanno bisogno della dose giornaliera (160 euro al mese), il sostegno ai volontari che le danno una mano (in tutto tre), la benzina per i mezzi a disposizione e tutte le spese necessaria a portare avanti la “baracca” insomma. Non è l’unica emergenza. A distanza di un anno dalla richiesta solo questa mattina è stata avviata la bonifica di un pozzo i cui liquami avevano invaso l’area verde nei pressi dei box che ospitano gli amici a quattro zampe. Un intervento d’urgenza accelerato dalla Asl perché ad “alto rischio sanitario per il canile” sottolinea la responsabile.

Nel frattempo l’intenzione dell’assessore Mariani è quella di provare a sottoporre il mandato alla firma della segretaria comunale, l’unica in assenza di un dirigente che potrebbe anzi dovrebbe comunque sottoscrivere il tutto. Mentre per il canile si va avanti con l’affidamento diretto di tre mesi in tre mesi in attesa di un vero e proprio bando di gara. Forse l’unica soluzione per una gestione regolare e serena per Lupetta, Nonno e il resto degli inquilini di Code Felici.

Simona Pace

 

2 Commenti su "Emergenza Code Felici: cani senza cibo, manca solo una firma"

  1. bene,in tutte le Denocrazie i pets sono protetti,diritti e doveri(per le associazioni),
    cliniche non canili,l’abbandono non e’ possibile,licenza obbligatoria,microchip di identificazione e documenti…ai possibili non graditi “ospiti”,acquistati e riconsegnati e’ concessa una possibilita’,trovare un nuovo padrone,massimo sei mesi nelle cliniche ( Guy,il reale della Meghan)…poi l’abbattimento…nessuno si scandalizza,nessuno grida,nessuno protesta,naturalmente prevalgono le priorita’,la logica delle importanze…qui non ci sono i denari per le scuole,mense,malati,anziani,svantaggiati,poveri,ecc,ecc e si pensa alla moda ,al vezzo del momento…tra poco,anzi gia’circolanti,persone con maiali,capre,addirittura il pericolossissimo gatto rosso,(lince)e perche’ no…iene,coocodrilli,pitoni,ligre,orsi,bufali,
    elefanti…tanto pagano i fessi,meglio noi, Brigitte Bardot usa le proprie risorse economiche, non quelle pubbliche,sicuramente un contributo,comunque trascorso il tempo previsto….
    d’obbligo qualche riflessione.

  2. come scritto nell’articolo 5800€ al mese X 12, a casa mia fanno circa 70000€ come voce in bilancio (costo sostenuto dai cittadini). A tale spesa vanno aggiunti i costi extra che ci sono, come ad esempio lo svuotamento della fossa biologica del canile con altri 1100€

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