Questioni tecniche non di poco conto le motivazioni che hanno spinto non alla bocciatura ma all’inammissibilità degli emendamenti sugli ospedali abruzzesi terremotati, fatto denunciato questa mattina dall’onorevole Stefania Pezzopane. E a lei risponde la senatrice a Cinque Stelle Gabriella Di Girolamo.
“Voglio spiegare che l’inammissibilità di un emendamento non è un fatto politico, ma è puramente tecnico- scrive la Di Girolamo in una nota-. Viene dall’ interpretazione della norma dei regolamenti della Camera, che appunto definisce inammissibili gli emendamenti i quali contenuti non sono attinenti alla materia trattata dal decreto in questione che, in questo caso si tratta del decreto terremoto” sottolinea la senatrice peligna nel continuare: “Mi preme soprattutto ricordare o comunque far sapere che è accaduta la stessa cosa al Senato. In prima persona ho seguito il decreto che è approdato in primo luogo al Senato, quando non erano ancora costituite le commissioni permanenti e quindi il DL è approdato in commissione speciale; ho seguito il decreto in commissione speciale e posso raccontarvi che anche lì ci sono stati degli emendamenti ritenuti appunto, improponibili dagli uffici del Governo in quanto non attinenti alla materia. La bocciatura avviene quando c’è una votazione!” lancia una frecciatina la Di Girolamo alla Pezzopane che da “esperta deputata” dovrebbe conoscere il regolamento e non indurre, provoca la senatrice, in una “distorsione dell’informazione”.Insomma: “salvaospedali” e terremoto sono due materie distinte. “Per la morfologia dei nostri territori, i nosocomi menzionati nell’emendamento PD, sono necessari, ma essi sono stati avviati alla chiusura o al declassamento da un altro DL, quello Lorenzin noto a tutti- mette ancora qualche puntino sulle i-. L’impegno del MoVimento 5 Stelle infatti è quello di rimettere mano al decreto Lorenzin, per ripristinare una condizione di equità che è stata sostanzialmente cancellata da questo decreto”.
Nel frattempo circa l’ospedale di Sulmona qualcosa si è mosso in seno alla commissione speciale sulla sanità che si è svolta ieri e che ha condiviso la necessità di una nuova delibera in cui si chiede per il capoluogo una struttura di primo livello.
S. P.
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